Day 3 Paris Fashion Week con Paco Rabanne, Rick Owens, Off-White e Isabel Marant
Paco Rabanne
Presentata all'interno delle mura della Conciergerie, nei luoghi dove Maria Antonietta fu imprigionata prima di andare alla ghigliottina, la collezione Autunno-Inverno 2020 di Julien Dossena per Paco Rabanne esplora nuovi territori d'ispirazione. Come la cornice formata dalle volte gotiche, gli elementi caratteristici di Paco Rabanne - vale a dire la maglia metallica in argento e oro - servono da fondamenta da cui nascono idee rivoluzionarie, in cui i costumi medievali sono decorati da delicati ricami metallici. La tensione tra la sensualità, tipica dello stile Rabanne, e l'austerità dell'ispirazione clergy si esprime in pezzi come un abito di mohair sfrangiato che ricorda l'abito di un monaco o gli ornamenti del pizzo papale, in cui gli accessori come biker, stivali con la zeppa rossa o in pitone scuotono il look; mentre le maglie-armature in metallo che coprono il viso, sono questa volta più riconducibili a Jeanne d'Arc in versione grunge più che a una diva degli anni '60. I capispalla strutturati e gli ampi abiti cerimoniali, che ricordano gli abiti battesimali, sono mitigati da giochi di trasparenza, polsini arricciati e ricami floreali per un effetto affascinante. La missione di Dossena come designer non è un esercizio di manipolazione della storia del costume, è più un rielaborare il simbolismo e l'arte del passato per proiettarli al futuro.
Rick Owens
Teatralità, glamour maledetto e una forte componente sexy. La nuova collezione Autunno-Inverno 2020 di Rick Owens riprende i temi sculturali lanciati nella collezione uomo come ad esempio le tute monogamma (simili a quelle fatte da Kansai Yamamoto per Davi Bowie negli anni '70) e li trasforma in abiti dallo spacco abissale. Le creature di Owens hanno un che di alieno, con spalle mostruose e le braccia estese ed extra sottili, le maniche in maglia a pieghe inghiottono spalline giganti, sgargianti stampati leopardati, pelli opalescenti, intervallati da una grossa presenza della maglia, con cashmere in più pesi drappeggiati e avvolti delicatamente intorno al corpo, in grigio, rosso ciliegia, nero o blu brillante che sono indossati sotto cappotti in plastica riciclata. Anche i classici stivaletti glam con maxi zeppa tornano proposti in plastica riciclata e tacco plexi, alti alla coscia hanno più tasche con cerniera e anche in pelle opalescente. La sartoria si presenta in cappotti sottili con spalle appuntite e curvilinee, cappotti a forma di diamante con spalle larghe mega, o enormi cappotti bombardieri che imitano l'uomo modulor di Le Corbusier. I piumini realizzati in collaborazione con Moncler sono indossati come mantelle - facevano parte degli interni di un autobus personalizzato realizzato da Rick Owens per il viaggio on the road attraverso il deserto del Nevada e l'attraversamento dell'area 51. I lunghi abiti di raso offrono tocchi di colore e mostrano la pelle, mentre maxi mascherine futur-tech velano lo sguardo
Off-White
Con la collezione Autunno-Inverno 2020 Virgil Abloh continua a ribadirci che lo streetwear è agli sgoccioli. Quasi completamente priva di loghi, etichette e look sporty, se non active, la nuova collezione riprende i cut-out groviera della scorsa stagione, ma in maniera meno compulsiva. Solo un cut-out per pezzo, come quello su un abito in jersey bianco, indossata dalla super model Carolyn Murphy, la musa di Tom Ford che negli ann '90 sfilò con un abito dal profondo spacco laterale, a cui Virgil rende omaggio. E poi si gioca con la couure. Con abiti dalle ampie gonne in tulle ibridate con cargo pants o giacche per sport all'aperto Arc’teryx (indossati dalle sorelle Hadid, dove Bella apre e Gigi chiude lo show), il marchio di outdoor più famoso in Canada. E poi a metà show è arrivata Yolanda Hadid, che trasuda la sua sicurezza da mamma in una giacca sartoriale in pelle bianca, pantaloni neri sartoriali e maxi pochette. Il tema dell'eleganza all-inclusive e 90's passa anche attraverso gonne a matita abbinate al reggiseno (compare qui il logo di Off-White), gli abiti svasati con profondi spacchi in velluto, i completi sartoriali oversize, le tute workwear in pelle verniciata (compaiono le sneakers Air Jordan) e outfit pied de poule bianco e nero a quadretti. Divertono le maxi catene alla caviglia, le scarpe con platform in spugna e i maxi orecchini in cristallo. Ce n'è per tutti i gusti, a partire dal tipo di donna, rappresentato grazie a un cast stellare, tra cui Maria Carla Boscono, Alek Wek, Debra Shaw.
Isabel Marant
Meno bohémien, più minimal. La collezione Autunno-Inverno 2020 di Isabel Marant lascia da parte le stampe micro-floreali e le frange, per avventurarsi nel mondo dei look monochrome. Se la palette risulta neutra, la silhouette stessa era inconfondibilmente Marant. Quasi ogni spalla è stata tagliata con una linea ispirata agli anni '80, che si trattasse di giacche con stampe country o di abiti in maglina a coste. Anche quando lavora con forme oversize, Marant non perde mai di vista il punto vita, ed è quindi la cintura in cuoio con passante in metallo rotondo il trait d'union di tuttlo lo show, è usata per stringere una giacca voluminosa, cappotti avvolgenti, gilet in eco-fur. Sebbene ci fosse voglia di viaggiare (Mongolia o Sud America?) e nelle stampe floreali in stile xilografato, si avvertiva la voglia di cimentarsi nel daywear, anche con capispalla semplici, come la cappa scivolata indossata dalla top Irina Shayk. L'accessorio it-di stagione saranno sicuramente la variazione knee-high dei texani al ginocchio, con macro borchie.