Off-White lancia il Climbing Club e Acne Studios crea un guardaroba a tutta arte
Arrampicate all'aria aperta, pantaloni cargo, maxi jumper tye & dye, sneakers fluo e marsupio multi tasca d'ordinanza. La divisa da climber pensata da Virgil Abloh si arricchisce di un tocco California, con T-shirt, trench e camicie a stampa graffito e denim stinto in stile Venice Beach. In un campo di crisantemi ricreato all'interno de Le Carreau du Temple, la plastica altro non è che una metafora. Virgil la spiega così: “la plastica è questo materiale creato dall'uomo per essere molto utile in diverse occasioni d’uso, in questa stagione si trasforma in un'opera d'arte. Qualche esempio? Una tuta bianca workewear, una cappa di plastica e giacche a vento sovrapposte alle stampe in collaborazione con Futura, che celebra la controcultura e riconosce la sostenibilità”.
Il look di apertura e la maggior parte della chiusura, comprese le uscite femminili, tra cui un cappottino indossato da Gigi Hadid, sono infatti stati creati in collaborazione con l'artista newyorkese Lenny McGurr, i cui graffiti compaiono su bustini, felpe, pantaloni, denim, sia per lui che per lei. Le Nike Dunk Low prodotte per lo show sono anche esse frutto di una collaborazione con Futura Laboratories. Virgil Abloh crea una gang di green warrior pronta a tutto, dove la plastica non è fantastica (per fare il verso a una nota canzone), ma si può riutilizzare in maniera eco-friendly, a impatto zero per il pianeta e con un approccio artistico.
Si sposta su un piano differente lo spirito di Acne Studios, che parla di arte in senso stretto del termine, raccontando le vicende di uno studente di Belle Arti. La collezione è un put together irriverente, come fosse un progetto sperimentale da presentare agli esami accademici. Ogni pezzo si collega con lo spirito originale di Acne Studios - infatti, Acne sta per "Ambition to Create Novel Expressions". Questo senso di sperimentazione si trova in nuovi sviluppi di tessuto messi insieme a contrasto: un cappotto di acetato trasparente ha una fodera jacquard sotto, i revers in acetato di una giacca su misura o le cravatte riflettono la luce. Spiccano lunghe maglie tunica sfrangiate così come gli shorts, camicie oversize con collo sciallato, con tasche funzionali e camicie floreali che pendono liberamente sul corpo. Le giacche spesso hanno fili che pendono quasi fossero frange, regalando un tocco tribale. Anche qui spuntano le bandane, usate questa volta, come cache col, talvolta in abbinamento a grosse catene satinate; i pantaloni, presenti anche in versione tricot, spaziano dal classico fittato al cargo, con presenza di pelle, vernice e shantung. Il pezzo forte sono un paio di pantaloni, creati a striscie di tessuto intrecciate, da cui si intravede la pelle, la sneaker Manhattan evolve verso un nuovo stile di performance leggero, con nuove lavorazioni overdyed. I sandali di pelle hanno suole zigrinate effetto daddy shoes. I dettagli più interessanti si trovano però nell’originalità delle borse. Le classiche cartelle per la scuola si trasformano in borse a mano con tanto di maniglia laterale. Due approcci anti-tetici ma un terreno di partenza comune: l’arte, in tutte le sue applicazioni, dal ready made alla trasformazione, dall’inventiva alla tecnica.
Off-White
Acne Studis