Il ritorno di MM6 Maison Margiela a Pitti Uomo 107 e la sfilata al Tepidarium
Il marchio francese, Guest Designer della 107ª edizione di Pitti Uomo, ha presentato la collezione autunno inverno 2025-26 al Tepidarium Giacomo Roster. Un tributo al Margiela Wardrobe, con citazioni a Miles Davis e una mascolinità esibita che sfida le convenzioni del menswear.
Fondato dalla costola di Maison Martin Margiela nel 1997, il marchio seconda linea che ha fatto del processo creativo il suo principale trademark ritorna all'edizione di Pitti Uomo 107. «Dopo quasi 20 anni, siamo entusiasti di riportare Maison Margiela sul palcoscenico di Pitti e di portare alla ribalta un guardaroba maschile contemporaneo che risuoni dell'attitudine, dei concetti e dei processi di MM6» ha raccontato il marchio parlando in plurale maiestatis come da copione, e al Tepidarium ideato da Giacomo Roster del Giardino dell'Orticultura fiorentina sfila la collezione autunno inverno 2025 ideata dallo studio di MM6 Maison Margiela.
Illuminato dall'esterno, e dall'interno con luci con riflettori che cambiavano colore la sfilata del Guest Designer di Pitti sulle note di "This Is Hardcore" dei Pulp. Coglie subito l'attenzione, l'attitudine propria dei modelli che sono sopraelevati dalla pedana che esibiscono le nuove creazioni. Un esercizio di stile che affonda la sua intenzione nel riportare il guardaroba sensuale, stravagante, classico e completo, tanto profanato dal fondatore Martin Margiela.
Nella nota stampa della collezione autunno inverno 2025 di MM6 Maison Margiela riaffiora il nome del leggendario trombettista americano Miles Davis, innovatore nella storia del jazz, capace di reinventarsi continuamente con album iconici come "Kind of Blue" e "Bitches Brew". E nella collezione, il team creativo ha cercato di lavorato con lo stesso spirito, proponendo un abbigliamento che supera le convenzioni delle occasioni d’uso maschili, graffiando la superficie del classico sartoriale per portare in passerella completi in lurex scintillante blu, giacche da tassista, trench in pelle color prugna, top glitz e completi co-ord in denim spalmato.
Emergono antitesi materiche tra opacità e lucentezza, la primordialità della pelliccia (sintetica) e la plasticità della gomma. Lucentezza artificiale, industriale. Maglieria plastificata, texture gommate e nastrate. Riflettori che sfumano sul denim. Lo styling si arricchisce di mocassini square toe che mantengono la suola esterna delle Tabi, sneakers alte, borse a tromba e accessori da motociclista come caschi semi-integrali, guanti protettivi e stivali.