Miuccia Prada si immerge in una riflessione profonda sull'Endcore - sensazione diffusa che cose che una volta consideravamo fatti immutabili e fondamentali stanno ora scomparendo -, per una collezione dal sapore vagamente apocalittico, che cattura l'impressione che la fine sia imminente. Ma stranamente non ci raggiunge mai del tutto (avete presente quella poesia di Kavafis sui Barbari attesi al confine e che poi non arrivavano mai?). La designer ha commissionato un set-up all'artista Goshka Macuga, che ha trasformato la location della sfilata nella sala rotative di un giornale. Il quotidiano "del domani", ideato dall'artista, contenente un QR code in prima pagina, rimanda ai testi più disparati.
Biancheria intima indossata come abbigliamento outerwear, slip in cotone bianco o con ricami grafici di paillettes, tute sportive, costumi da bagno ritagliati, uniformi che richiamano quelle delle scuole private, stampe geometriche anni '70 tratte dalla collezione primavera estate 2005 della maison, e cinture in stile western. Un vivace miscuglio che riflette le attitudini del nostro tempo, dove tutto è concesso. La ciliegina sulla torta? Un parterre sorprendente in passerella, con le amate Cara Delevingne, Hilary Swank, la figlia di Nicole Kidman, Sunday Rose, e l'attore Willem Dafoe.