Louis Vuitton la sfilata nella casa dagli ambienti scomposti

Ogni spettatore ha la sua chiave di casa o della macchina sulla propria seduta, ma ad accendere l'atmosfera è la performance della star dell'R&B spagnola Rosalía che inizia a cantare i suoi successi new-pop latini sulla vettura gialla posizionata al centro della passerella. Il setting di Louis Vuitton questa volta è una casa scomposta in ambienti differenti dalla quale entrano ed escono i protagonisti che indossano le creazioni della sfilata uomo autunno inverno 2023-24 che risultano essere un clash estetico dell'heritage lasciato da Virgil Abloh. 

I modelli sfilano in un ambiente domestico mentre alcuni giocano a freccette, altri rovistano i giocattoli dell'infanzia nei bauli storici del marchio francese, altri scrivono sul muro, preparano la tavola in cucina o giocano a scacchi. Il guardaroba della collezione uomo autunno inverno 2023-24 si compone con cappotti che riportano frutti sfocati, puffer jackets di nylon scintillanti, capispalla in jacquard, completi profilati da frange e rouches e smanicati che si allungano fino ai piedi.

E ancora bomber e capispalla scintillanti di Swarovski o in cavallino, polo multicolor realizzate in crochet e una selezione di capi con i dipinti dal direttore creativo Colm Dillane di KidSuper che ha lavorato ad una capsule collection realizzata ad hoc per la sfilata. I modelli super accessoriati dalla testa ai piedi con pilot hat, cloche ricoperte di piume e casquette in pelle (spesso indossati con latex hood), accompagnati dalle borse mini trunks che riprendono gli storici bauli, borse metalliche scintillanti, zaini trompe l'oeil, e crossbody bag che ricordano le cineprese. Il monogram viene posizionato camouflage, suit sartoriali e borse vengono tappezzate da love letters allacciate o riassemblate insieme mentre i cappotti invernali riportano le scritte: "Fantastic Imagination?" o “Blurry Vision of a Bright Future”. 

«La collezione uomo autunno inverno 2023 nasce dall’ispirazione di un collettivo creativo. Disegnata dallo Studio Louis Vuitton Prêt-à-Porter Uomo, la collezione si ispira alle idee e ai concetti del designer americano Colm Dillane» come viene riportato sulla nota stampa, mentre lo styling è stato affidato a Ibrahim Kamara (fedele amico di Virgil Abloh) e la direttrice creativa ucraina Lina Kutsovskaya che lavora all'interno della Maison francese. A fine show il team dello Studio Louis Vuitton prêt-à-porter uomo escono dal backstage per l'inchino finale.

Una continua ripresa del periodo dell'infanzia, tematica ampiamente celebrata da Virgil Abloh, che ritorna con nuove versioni, nuovi codici e la distintiva cifra stilistica Louis Vuitton. Passato che ritorna nell'attualità per un "Bright Future".