Day 3 Milano Fashion Week con Iceberg e Frankie Morello
Iceberg
Iceberg alla Milano Fashion Week presenta una collezione Autunno Inverno 2020 space vibes. Su un dj set di Marvely Perseverance studiato sulle tracce di Kate Bush e dei Crystal Castle la sfilata di James Long si è rivelata un tuffo nel passato ricco di reference. Trionfa il knitwear con un effetto tecnico e tridimensionale di Angora macramè e mohair trattato a ciuffi e arricchito con applicazioni di paillettes. Tutto viene realizzato su pattern geometrici che giocano sull'obliquità delle linee. Non viene dimenticata l'anima del brand luxury sporty: piumini di nylon imbottiti, bomber cocoon con inserti di losanghe ed elementi che appartengono al guardaroba casual. Elementi space-age in argento e bianco perlato vengono inseriti in contrapposizione al nero e all’oro, chiari riferimenti allo stile clubwear del brand. Non manca l'omaggio al mondo cartoon. Questa volta compaiono i Jetsons e i capi riportano scritte ironiche come “I need my space” e “Out of this world”. James Long porta avanti la sua co-lab artistica insieme a Eddie Peak elaborando collage di materiali ispirati al lavoro dell’artista inglese contemporaneo. Una stagione che ridefinisce l'approccio contempaneo e il lavoro del designer britannico senza dimenticare la vera anima del brand.
Frankie Morello
Domir Doma debutta per la seconda volta con Frankie Morello alla Milano Fashion Week. Un collezione Fall Winter 2020 intitolata "Night Flower" in cui il designer di origine croata immagina un raduno notturno di giovani individui che si uniscono trovando un loro spazio come gruppo. Un senso di utopia riempie il prestigioso salone liberty del quartiere di Porta Venezia, uno spazio che esemplifica al meglio il messaggio centrale della sfilata: celebrare lo spirito di aggregazione al gruppo. Una collezione energica e audace che si libera nello stesso spirito di un rave. I materiali e i tagli sartoriali risuonano all'unisono attraverso la tecnica del cut-out. Elementi rubati al repertorio industriale diventano i nuovi codici stilistici di Morello come le catene inserite sugli stivali square toe e le cinghie di sicurezza che enfatizzano il fit dei suit bondage. Viene reinterpretato il knitwear che assume forme decostruite asimmetriche e giochi di pieni e vuoti mentre le grafiche tie-dye e le spalmature su materiali tecnici creano contrasti audaci e mix precisi e ben definiti. Opaco e glossy, voluminoso e body-conscious, l'uniforme di Frankie Morello ridisegna la trama di una narrazione fatta di. libertà e senso di appartenenza.