Haute Couture: Dior 2018
La storia della haute couture è legata alla storia dell’arte moderna. Il couturier è il creatore e l’atelier indica sia lo studio dell’artista, che quello del couturier. Ma il vero studio dell’artista è la sua mente.Perché la couture è il sogno della moda, un luogo in cui è permesso muoversi liberamente per sperimentare forme, tecniche e materiali. Immersa nel movimento surrealista, questa collezione prende forme immagini che in un continuo spaesamento e ribaltamento della visione.
Il surrealismo è un’arte fatta anche di parole, di testi evocativi che hanno guidato Chiuri nella definizione di una collezione soprattutto black and white caratterizzata da illusioni e spiazzamenti. Mai darsi dunque del primo sguardo.
Musa è Leonor Fini, soprattutto è la sua carismatica personalità a definire l’attitudine austera e assoluta della collezione. Quella Leonor Fini che, arrivata a Parigi dall’Italia, organizzò la sua prima mostra proprio nella galleria di Christian Dior, e ne diventò amica, indossando spesso, nelle sue fantasmagoriche apparizioni, i suoi abiti.
Una couture da giorno a cui Monsieur Dior ha saputo dare una interpretazione nuova nelle forme anche grazie all’uso di tessuti maschili. Partendo da qui, Chiuri trae ispirazione per proporre una serie di tailleur che sono una declinazione moderna delle forme Dior e che oriscono in gonne dai molteplici scarti visivi.
E nella migliore tradizione surrealista della parte per il tutto, del feticismo del corpo a pezzi, sono gli accessori a diventare presenze inquiete e fantastiche: la calza a rete che vela il sandalo, i guanti che stringono la caviglia. In quel guardare e farsi guardare, in quello sguardo spalancato sull’inconscio e sul mondo, Maria Grazia Chiuri articola ricami, meraviglie e decorazioni preziose e delicate, che sull’emblematico abito attraversato da una fantasmagoria amboyant di piume di pavone, diventano mille occhi che scrutano ed esprimono l’interiorità misteriosa e potentissima delle donne moderne.
Focus sugli occhi ispirati al surrealismo, i ricordi dei lavori surrealisti di Peter Philipps si mischiano a immagini di film e creano le cornici grafiche che ornano gli occhi delle modelle.
Temporary Tattoo ornano il corpo delle modelle con scritte ispirate al periodo sorprendono.
Le labbra sono naturali a contrasto con gli occhi carichi di mascara e decori.