La nuova era di Gucci: Sabato De Sarno e il racconto di una nuova sobrietà
Scopri su L'OFFICIEL Italia la prima collezione di GUCCI disegnata da Sabato De Sarno per la primavera estate 2024.
La collezione primavera estate 2024 di Sabato De Sarno per GUCCI
Proprio così, è arrivato quel giorno, abbiamo avuto finalmente modo di avventurarci nell’immaginario di Sabato De Sarno. Partendo dal presupposto che non debba essere affatto semplice raccogliere l'eredità di uno tra i designer più visionari degli ultimi tempi, ovvero Alessandro Michele, the show must go on. Eppure, il nuovo direttore creativo di Gucci sembra essere pronto a incarnare una nuova era del fashion system, un'epoca di sobrietà molto diversa da ciò a cui eravamo abituati qualche anno fa. Oggi tutto è cambiato, la società è cambiata, e noi con essa. Ma fino a che punto siamo disposti ad accettare tutto ciò?
Lo show è stato caratterizzato prevalentemente da un susseguirsi di bianco e nero, con qualche accenno di monogram e dettagli in vinile. Sembra che tutti i look siano stati pensati per il giorno, senza un abito da sera che ‘illuminasse’ la passerella. Le calzature erano vertiginose, ma pur sempre zeppe. Gli accessori, tra borse e gioielli revival, sono invece riusciti a convincere, diventando veri e propri oggetti di desiderio.
Scorri e scopri la primavera estate 2024 di GUCCI
È ormai evidente quanto l'atmosfera generale sia cambiata, ma questo nuovo approccio stilistico solleva una questione molto più ampia.
Sabato De Sarno sembra aver scelto una strada apparentemente facile per il suo racconto, sicuramente in grado di soddisfare le esigenze di tanti. Ma perché abbandonare completamente quel tocco di eccentricità a cui siamo stati abituati negli ultimi anni?
Perché nel mondo della moda, e nell'estetica in generale, sembra che il "troppo" spaventi così tanto?
Non sappiamo ancora cosa ci riserverà il futuro, ma oggi sappiamo che un cambiamento così radicale potrebbe confonderci senza rivelarci appieno l'identità di uno dei brand più amati di tutti i tempi.
Infine, la prima collezione di Sabato De Sarno per Gucci si è conclusa con le note di "Ancora ancora ancora", l’eterno brano interpretato da Mina e scritto da Cristiano Malgioglio - che richiama il nuovo claim del brand. Tornando poi all’estetica, mentre la moda spesso funge da mezzo per narrare storie e riflettere i cambiamenti culturali e sociali, questo nuovo approccio minimalista adottato sembra a tratti limitare la narrazione.
In questo caso, l’impresa di un nuovo inizio appariva già in principio troppo ardua, perché riuscire a cambiare un paradigma così impattante quale è stato quello di Michele non è certo una facile missione. Ma quando qualcosa va ben oltre l'immaginario e l'estetica, quando un'azienda richiede un cambiamento, non è mai facile ottenere il consenso e raggiungere una totalità nel gradimento in modo immediato.
Adesso, andando oltre giudizi forse troppo affrettati, non ci resta che attendere un altro Sabato ‘Ancora’.
Images courtesy of Gucci