Interviste

Alanui, il lusso nomade che cuce ricordi: l'intervista a Carlotta Oddi

Tra radici italiane, visioni nomadi e nuove icone in maglia, Carlotta Oddi firma il prossimo capitolo di un’avventura tutta da indossare. Tra tempo, mani e memoria.

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Un ritratto di Carlotta Oddi, direttrice creativa di Alanui

Meno di dieci anni fa Carlotta e Nicolò Oddi lanciavano un cardigan-amuleto destinato a ridefinire il knit-luxury. Oggi, dopo l’uscita da New Guards Group, i fratelli hanno riacquistato il 100 % di Alanui, riportando il marchio sotto un’unica bandiera — la propria. È un gesto controcorrente in un mercato che marcia a colpi di conglomerati, ma perfettamente in linea con quel “lungo viaggio” inciso già nel nome hawaiano del brand.

Si parla di «un ritorno alle origini per guardare più lontano». L’Officiel Italia ha raggiunto Carlotta Oddi, direttrice creativa, per discutere di libertà imprenditoriale, artigianalità e dello spirito nomade che traccia la rotta verso la Spring-Summer 2026.

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Carlotta e Nicolò Oddi fotografati da Giampaolo Sgura

L’OFFICIEL ITALIA: Alanui nasce da un “lungo viaggio”: che tipo di viaggio è stato quello che vi ha portato oggi a riprendere il pieno controllo del brand?

CARLOTTA ODDI: Alanui, in hawaiano, significa proprio “lungo viaggio” — ed è esattamente il percorso che stiamo percorrendo. Fin dall’inizio abbiamo costruito un’identità forte e coerente che, stagione dopo stagione, si è confermata autentica e riconoscibile. Riprendere il pieno controllo del brand è il risultato del desiderio di tornare alle nostre origini, rinnovando lo spirito che ci ha guidati fin da subito. È una nuova tappa, dove le visioni più personali e i progetti che ci rappresentano possono esprimersi con ancora maggiore profondità.

LOI: Nel vostro percorso, quanto è stato importante preservare una visione autentica rispetto al ritmo e alle logiche attuali del fashion system?

CO: Alanui è nato come progetto personale che parla a chi cerca autenticità e bellezza senza tempo. Abbiamo sempre scelto di restare fedeli alla nostra visione, senza farci irretire dalle logiche del momento. Ogni capo è pensato per accompagnare un viaggio, diventare parte della vita di chi lo indossa e custodirne esperienze e ricordi.

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Alanui primavera estate 2025
Alanui primavera estate 2025
Alanui primavera estate 2025
Alanui primavera estate 2025
Alanui primavera estate 2025
Alanui primavera estate 2025

«Alanui si prepara a scrivere la prossima tappa di un percorso che — a quanto pare — è solo agli inizi».

LOI: Ogni collezione Alanui racconta quasi un viaggio immaginario: da quale luogo dell’anima o del mondo parte la prossima stagione?

CO: Non posso svelare troppo, ma la prossima collezione rappresenta per noi un vero viaggio di rinascita. È un percorso che ci ha portati a riscoprire nuove prospettive, rinnovando il nostro linguaggio creativo con uno sguardo più intimo e consapevole.

LOI: Cosa significa per te, nel 2025, parlare di artigianalità e lusso, in un momento in cui questi concetti stanno cambiando volto?

CO: In un mondo dove tutto corre veloce e l’omologazione è dietro l’angolo, il vero lusso è ciò che non grida ma sussurra: un capo fatto a mano, un dettaglio che racconta una storia, la possibilità di possedere qualcosa che ha un’anima. L’artigianalità è un atto di resistenza poetica; il lusso è diventato sempre più un’esperienza emotiva e consapevole. In Alanui questo si traduce nel rispetto per i materiali, per chi li lavora e per chi li indossa.

LOI: Dopo l’Icon Cardigan, ci sarà un nuovo capo destinato a diventare un’icona Alanui?

CO: L’Icon Cardigan resterà il nostro DNA — libertà, artigianalità, emozione. Ma ogni viaggio ha bisogno di nuove tappe. Ogni stagione lavoriamo su capi che conservino lo stesso valore simbolico e la stessa forza narrativa: non per sostituire, ma per affiancare, evolvere e sorprendere senza perdere coerenza.

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Alanui autunno inverno 2024
Alanui primavera estate 2017
Alanui autunno inverno 2016
Alanui autunno inverno 2023

LOI: La vostra estetica è sempre stata fortemente visiva e narrativa. Che ruolo ha l’immaginazione nel tuo processo creativo quotidiano?

CO: L’immaginazione è il motore silenzioso di tutto ciò che faccio. Trasforma un’emozione, un paesaggio o un dettaglio in una storia da indossare. È presente in ogni gesto e guida ogni scelta creativa, dando forma a un’estetica che non è solo visiva ma profondamente narrativa.

LOI: Quali sono i tuoi principali riferimenti stilistici e artistici?

CO: Più che movimenti o epoche, guardo alle radici: tradizioni antiche, rituali e saperi tramandati. Mi ispirano le forme arcaiche ed essenziali dell’arte, quelle istintive e primitive. Alanui si nutre di questa pluralità culturale, reinterpretandola con sensibilità contemporanea in un dialogo continuo fra passato e presente.

LOI: Il vostro immaginario si nutre di viaggi, ma anche di ritorni. In che modo le radici italiane influenzano ancora oggi il vostro modo di fare moda?

CO: Il Made in Italy è un valore fondante. Dalla scelta dei materiali alla cura artigianale delle lavorazioni, l’eccellenza del saper fare italiano è un modo di vivere prima ancora che di produrre. Ogni capo Alanui racconta una storia, evoca un’emozione e custodisce un legame autentico con le nostre origini, pur parlando un linguaggio universale.

«Il vero lusso è ciò che non grida ma sussurra», ha dichiarato Carlotta Oddi nella sua intervista

LOI: Quali culture o mercati stanno stimolando di più la vostra creatività in questo momento?

CO: L’India, con la sua ricchezza di tradizioni e contrasti, mi affascina profondamente. Le tecniche antichissime di tintura e ricamo sono una fonte inesauribile di ispirazione. Condividiamo la stessa passione per la manualità e per l’unicità del gesto fatto a mano, cuore del nostro modo di fare moda.

LOI: Guardando indietro al momento in cui il brand è nato, c’è qualcosa che oggi, con l’esperienza, diresti alla te stessa di allora?

CO: Le direi di fidarsi dell’istinto e di non temere il cambiamento. Ogni esperienza, personale o imprenditoriale, ha un valore profondo e contribuisce a costruire qualcosa di autentico. Restare fedeli alla propria visione fa la differenza; il resto arriva con tempo, dedizione e cuore.

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