Dalle tirelle storiche alla prima maschile di Etro by Marco De Vincenzo
“La collezione codifica le tirelle dell’archivi Etro” spiega nel backstage Marco De Vincenzo che ha presentato la sua prima sfilata moda uomo alla Milano Fashion Week.
«Ho analizzato molto gli archivi di Etro e il tutto è cominciato da una coperta di velluto jacquard, che amavo da bambino per poi passare a raccontare la storia di famiglia Etro che esiste dal 1968» spiega Marco De Vincenzo che ha presentato la prima sfilata uomo autunno inverno 2023-24 di Etro in veste da direttore creativo, «Nella collezione ho messo in risalto lo scambio tra la dimensione pubblica e privata che mi rappresenta molto. È qualcosa di confortevole e proveniente dall’ambiente domestico che viene portato all’esterno». Una collezione in cui la tattilità è fondamentale, e si percepisce con l'utilizzo di jacquard, intrecci di knitwear che compaiono sui maglioni così come la frutta tridimensionale applicata sui capi. E poi il tartan, uno dei primi tessuti di successo del marchio, che nella collezione assume sempre più importanza.
“Il passato mi conforta e mi smuove per progettare. C’è sí il mio punto di vista, ma è bilanciato con la presenza storica del marchio e devo dire che mi piace poterci lavorare lasciandolo fluire.” Marco De Vincenzo
«Mi sento come un attore che deve interpretare la sua parte. Non mi muovo più come se fossi un ospite, ed è più facile anche per me portare il mio mantenendo il rispetto dell’heritage». Ci sono ispirazioni all’arte cinetica, il paisley è pixelato sulla maglieria e distorto fino a diventare una grafica con onde perchè come dice De Vincenzo: «La storia di Etro non si riduce solo al paisley che è stato ampiamente tracciato. A me piace trovare dell’altro su cui lavorare che sia altrettanto stimolante». Il guardaroba è composto con completi tailored maschili indossati con camicie foulard, maglioni con onde liquide colorate, tute fluide e kilt-pantaloni con spacco frontale.