Gli young British di Dunhill e la sfilata autunno inverno 2025
Il direttore creativo Simon Holloway si confronta con i codici dell’eleganza inglese riletti con un tocco fresco.
La Società del Giardino, nel cuore di Milano, ha sempre un che di magico. Fondato nel 1783, è tra i dieci circoli più antichi del mondo, nonché punto d’incontro nel tempo di re, imperatori, statisti, personaggi di spicco, per cui a sfilare lì si vince facile. Da Dunhill però, con la sfilata uomo autunno inverno 2025, non si sono accontentati dell’atmosfera blasonata e hanno trasformato i saloni in un parlour di gran classe, con gli ospiti accomodati attorno a tavolini dove conversare, sorseggiare ottimo vino e piluccare golosi stuzzichini. Come ultimo show della giornata la fashion people non poteva chiedere di meglio, perché all’accoglienza squisita il direttore creativo Simon Holloway ha abbinato una collezione che è very British, ma con un tocco molto fresco.
L’ispirazione parte dai completi anni ‘30 creati dal sarto londinese Fredrick Scholte e resi celebri dal Duca di Windsor, tuttora icona indiscussa di eleganza. L’effetto è inevitabilmente stiloso, Simon Holloway però è bravo a non scadere nel letterale, anzi si aiuta con uno styling vagamente sbarazzino anche quando il suit suggerirebbe il contrario, magari rivoltando giusto un filo i polsini delle giacche. Il blazer cammello, per esempio, l’abbina a una camicia in tono, a un foulard intorno al collo e a dei jeans con la piega. Il velluto a coste dei pantaloni a vita alta lo tinge nei toni del giallo limone. E anche quando lo spezzato cede il posto al completo grigio a doppio petto, c’è sempre un dettaglio che scompiglia ad arte l’ensemble, chessò una sciarpa annodata sopra alla camicia e alla cravatta. Menzione d’onore infine per il casting, un concentrato di grazia, personalità e bellezza.