Gli speakeasy migliori d'Italia
Sono nati negli Usa, all'incirca negli anni '30 in piena epoca proibizionista. Allora erano l'unico modo per sorseggiare un cocktail lontani da occhi indiscreti, con l'unica regola di parlare piano - speak easy, appunto - per non farsi scoprire. A distanza di anni e, dopo la revisione della legge statunitenze, gli speakeasy continuano a essere di gran moda tanto da spuntare, in non pochi, anche in Italia. Dal celebre 1930 di Milano all'ottocentesco Rasputin di Torino, i 4 indirizzi da non perdere (sempre che riusciate a trovarli).
Speakeasy migliori d'Italia: 1930, Milano
Sono in molti a sostenere che il suo indirizzo sia in via Sottocorno, ma non è nemmeno così sicuro. Per entrare al 1930, l'unico speakeasy di Milano che possa essere definito tale, pare si debba entrare nelle grazie dei ragazzi del Mag sui Navigli. La gestione, infatti, è la stessa e se loro vi riterrano idonei vi sarà dato un biglietto con l'indirizzo e il numero da prenotare. Pare sia nascosto sul retro di un alimentari cinese: una volta entrati si è pervasi da un'atmosfera proibizionista autentica, complice la scelta azzeccata dell'arredamento. Il punto in più sono i cocktail e i liquori, per veri intenditori.
Speakeasy migliori d'Italia: Rasputin, Firenze
Ispirato al tardo ottocento, i mobili d'epoca ovunque e un'atmosfera un po' radical chic. Al Rasputin di Firenze, in pieno spirito speakeasy, si accede unicamente tramite passaparola. Chiedete a qualcuno del posto dove si trova e, sicuro come l'oro, vi dirà che è da qualche parte in quel di Santo Spirito. Un locale segreto che vuole, giustamente, la sua caccia al tesoro. Altrimenti che speakeasy sarebbe?
Speakeasy migliori d'Italia: Spirito, Roma
Uno stile newyorchese e una selezione di luxury spirits capace di far battere il cuore anche al cliente più esigente. Lo Spirito di Roma, a pochi passi dall'area pedonale del Pigneto, è uno dei locali di punta della movida romana. Location suggestiva e cocktail pazzeschi, indimenticabile.
Speakeasy migliori d'Italia: L’antiquario, Napoli
Tapezzeria ovunque, decorazioni in stile anni '30, velluto e cocktail indimenticabili: tutto questo si cela dietro alla vetrina oscurata di un apparente negozio di antiquariato. Qui, la ciliegina sulla torta non è tanto l'atmosfera, anch'essa impeccabile, quanto i cocktail, realizzati dal bravo Alex Frezza. Unica regola? Vino e birra sono banditi, perché qui la mixology è un'arte.