Design

Modernize Traditions: Ozwald Boateng racconta la collaborazione con Poltrona Frau

Lo specialista del tailoring britannico Ozwald Boateng veste l’intera gamma di divani, poltrone e complementi “Chester” di Poltrona Frau.

Un ritratto di Ozwald Boateng. Courtesy of Poltrona Frau
Un ritratto di Ozwald Boateng. Courtesy of Poltrona Frau

Ozwald Boateng ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni Ottanta a Savile Row, il regno del tailoring inglese su misura. Poi è stato il direttore creativo della divisione maschile di Givenchy e, nel 2005, è stato insignito dall’Order of British Empire dalla Regina Elisabetta II. Ha disegnato anche i costumi di film come “Hannibal”, “Sex and the City”, “Ugly Betty”, “The Matrix”, “Black Panthers” e “Oceans 13”. Quest’anno è protagonista di una collaborazione del ciclo “Culture & Craft” di Poltrona Frau per rinnovare il marchio di design nato nel 1912 e ispirato ai classici divani Chesterfield edoardiani, che il fondatore Renzo Frau aveva scoperto durante i suoi viaggi in Inghilterra. 

L’OFFICIEL ITALIA: Come si traduce la tua conoscenza del menswear nell’ambito del design?
OZWALD BOATENG: È sempre stata una mia aspirazione trovare il partner giusto che condividesse la mia visione. Poltrona Frau è riconosciuto per la precisione e la maestria artigianale che si allinea perfettamente con il mio impegno nel creare pezzi che trascendono la mera funzionalità. Insieme, abbiamo creato un dialogo che valorizza il mio heritage africano e l’eredità dell’eccellenza nel design italiano. 

LOI: La tua visione sui colori e sui tessuti è audace per un marchio che è un classico della tradizione italiana.
OB: Credo che ognuno possa indossare o circondarsi di oggetti di ogni colore purché ogni cromia campionata sia nella sfumatura corretta. La palette che ho utilizzato è qualcosa che proviene dalla mia legacy, è quella che solitamente applico ai capi che progetto.

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Courtesy of Poltrona Frau

LOI: Quali sono stati i tuoi codici estetici che hai impiegato per questa collaborazione?
OB: Nel dettaglio ci sono stati cambiamenti nella poltrona e sofà “Chester” che si possono percepire solamente quando ci si siede. In linea generale ho giocato con l’impiego della mia stampa “Tribal” - un motivo d’ispirazione ghanese già presente nelle mie collezioni - goffrato sulla pelle Velvety Nubuck Tribal e su un tessuto di velluto stampato.

LOI: Com’è stato scoprire il processo di produzione del furniture design?
OB: Straordinario, i prodotti di Poltrona Frau sono sottoposti a tanti test di qualità. Io ho cominciato a lavorare sui masterpiece del design e la tradizione del marchio di Tolentino. Un approccio che è il mio solito punto di partenza, poi cerco di tracciare strade differenti per modernizzare il tutto. 

LOI: Che cosa hai apprezzato di più della linea “Chester”? 
OB: È una linea che fa parte dell’immaginario britannico comune: essendo cresciuto nel Regno Unito l’ho assimilato in maniera istintiva. Abbiamo presentato anche la collezione “Beautilities” con il morbido tappeto monocromatico, la carta da parati (la prima del marchio Poltrona Frau, nda) con i miei motivi “Tribal” e “Kente”, una candela profumata con una fragranza decisa ispirata al continente africano e il gioco da tavolo Mancala diffuso in Africa.

LOI: Che cosa hai imparato da questa esperienza?
OB: Ora so cosa significa produrre complementi d’arredo, il modus operandi, le tempistiche e la ricerca incentrata sull’artigianalità e la durata del prodotto.

LOI: Replicheresti in futuro collaborazioni di questo genere?
OB: Sicuramente.

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