30 anni della nostra moda
“Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971- 2001”, al Palazzo Reale di Milano fino al 6 maggio, è la mostra che riprende il discorso sull’identità della moda italiana e sul suo ruolo di osservatorio privilegiato per una lettura della nostra storia e del contemporaneo dove i due curatori Maria Luisa Frisa, professore e direttore del Corso di Design della Moda e Arti Multimediali di IUAV Venezia, e Stefano Tonchi, direttore del magazine W, lo hanno interrotto con “Bellissima. L’Italia dell’Alta Moda 1945-1968”, tenutasi nel 2014 al Maxxi di Roma. Recentemente è emersa l’urgenza di lavorare sulla definizione di un’idea e di una storia della moda italiana condivise. Fino ad oggi l’abbiamo identificata in quello che i media generalisti, la televisione e il cinema nazionale hanno raccontato di essa. La nascita dei primi corsi di laurea pubblici dedicati unicamente al design della moda è avvenuta poco più di dieci anni fa all’università Iuav di Venezia e al Politecnico di Milano. E nello stesso periodo sono emersi i primi magazine indipendenti contemporanei e internazionali che hanno alimentato lo sviluppo di un’estetica e uno stile alternativi. Definirne un percorso è oggi una priorità.