Il mare d'inverno. A Portofino
La meta ideale per qualche giorno di relax immersi nella natura, esplorando gli 80 km di percorsi del Parco, a partire dalla base stylish e ultra cozy dello Splendido Mare.
Il mare d’inverno: c’è chi lo trova insopportabilmente malinconico e chi lo adora. Se appartenete alla seconda categoria, o non avete un’opinione radicata in proposito, un weekend a Portofino è un’occasione per un’immersione nella natura e una bella pausa di relax. Tanto più allo Splendido Mare, proprio sulla Piazzetta. Utilizzato per anni come “il quinto piano” dello Splendido, lo Splendido Mare, con solo 14 tra stanze e suites, è ormai una struttura a sé (anche se d’estate i suoi ospiti possono usufruire della celebre piscina d’acqua salata dello Splendido). Con tutta l’attenzione ai dettagli tipica di Belmond.
Completamente rinnovato per la riapertura del maggio 21 dallo studio parigino di architettura Festen è elegante e luminoso, ricorda per certi versi l’arredo di uno yacht, recupera nei dettagli, come le testate dei letti in un tessuto ricavato dalle corde da pesca o i colori delle piastrelle del bagno, la tradizione locale. I pavimenti di legno delle stanze sono ripresi dai motivi della chiesa di San Giorgio, la disposizione delle piastrelle dei bagni si ispira alle cabine sulla spiaggia di Santa Margherita, i tessuti sono Loro Piana e Rubelli, le lampade in vetro di Murano, le tazze da tè e caffè sono quelle della collezione Oriente di Ginori, le sedie, firmate da Gio Ponti e Paolo Buffa, sono un recupero degli anni 50, il periodo in cui nasce il mito di Portofino e della sua Dolce Vita colta dall’obiettivo di Slim Aarons. E Arancia di Capri, la più mood enhancer delle fragranze Acqua di Parma, si diffonde nell’ambiente con il suo soffio di estate perenne… Basta aprire le finestre, o uscire in terrazza, per sentire il rumore del mare, e immergere lo sguardo nel verde profondo della baia.
Si fa colazione (e si pranza e cena) direttamente in piazzetta, su sedie e tavolini verdi ad aumentare l’impressione di un giardino. Il ristorante DaV Mare, frutto di una partnership con Da Vittorio, affianca ai piatti signature dei Cerea (come i mitici paccheri alla Vittorio), altri che privilegiano gli ingredienti locali, come il risotto con pesto e gamberi, il cappon grasso, più tutta una serie di piatti stagionali a base di tartufo. E poi naturalmente c’è il bar, e un cocktail menu dove ogni drink porta il nome di una stanza dell’albergo. La reinterpretazione del Negroni, La Vela, è un mix of Portofino Gin, Campari, un vermouth di pinoli liguri e l’amaro genovese Camatti. La Baia è a base di tequila, liquore di rose, purea di fragola e succo di lime ed è indubbiamente il più glamorous, con la sua sfera di ghiaccio che include una rosa rossa. Nè poteva mancare il drink dedicato ad Ava Gardner, ospite dello Splendido nel 54 durante le riprese de “La contessa scalza”.
E se d’inverno i Bagni Fiore sono chiusi e non si arriva a San Fruttuoso in barca, ci si può sempre andare a piedi, scegliendo uno dei tanti percorsi che attraversano il Parco di Portofino per un totale di 80 km. La vista dall’alto è straordinaria, l’immersione nei boschi con i loro profumi erbacei e legnosi magnifica. Da non perdere una lezione di cucina o un pranzo a La Portofinese, eco-farm che produce vino, olio, miele, marmellate, il cui fondatore, Mino Viacava, è un fantastico narratore della storia della vecchia Portofino, quella dove si viveva di un’economia agricola più legata al monte che al mare, come di quella attuale, con i suoi progetti legati all’energia green.