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Parigi come non l'avete mai vista

La prospettiva della Ville Lumière dal ristorante rooftop del nuovo So/Paris è semplicemente magnifica... Ma una cena o un drink da Bonnie non sono l'unica ragione per essere tra i primi a frequentare l'hotel tra la Senna e il Marais.

La terrazza del risdtorante Bonnie
La terrazza del risdtorante Bonnie

Un consiglio se andate a Parigi: appena definita la data, prenotate una cena da Bonnie, il ristorante del nuovo SO/Paris! Per una vista sulla città inedita, da una prospettiva diversa da quella centrale del Georges, il ristorante rooftop del Pompidou. Qui siamo all'altezza dell'Institut du Monde Arabe e del Marais, e la Senna e i suoi quais vi acquisiscono un'importanza particolare, riflessi negli specchi installati sul soffitto della terrazza al quindicesimo piano per un'esperienza immersiva, The Seeing City, firmata da Olafur Eliasson e Sebastian Benhmann dello Studio Other Spaces. Cenare qui, dopo un drink al tramonto, aspettando che la Tour Eiffel cominci a brillare delle sue luci glittering è un'esperienza imperdibile! Il ristorante ha una vibe anni 60, coerentemente allo stile dell'edificio, con un décor ispirato all'immaginario di Pierre Cardin, ed è gestito da Paris Society, il gruppo dietro a Girafe, Monsieur Bleu, Maison Russe... Il menu? Informale, da brasserie: croque monsieur, pollo arrosto, lobster roll, torta alle fragole...

Si sale di un piano, e ci sono il Bar, con vista sulla Bastille, tutto specchi e moquette blu notte, e il Club, con vista sulla Senna, con divani e pouf di cuoio e un'atmosfera ispirata alle serate elettro-disco anni 70

Le 22 suites e le 140 stanze fanno pensare, per palette di colori e materiali, alle boutiques Hermès, (lo studio di architettura e interior decoration responsabile, RDAI, ha firmato molti degli stores internazionali del brand) con le loro moquette a motivi grafici, i bagni di mosaico bronzo, le lampade a cerchi concentrici per richiamare l'idea di una goccia d'acqua preannunciata nella lobby ambra e arancio. Anche se l'elemento dominante rimane la vista di cui si gode dalle ampie finestre, sui ponti e sui tetti di Parigi, sull'Ile de la Cité, sul Sacro Cuore in lontananza, Notre Dame molto vicina, la cupola de Les Invalides, la Tour Eiffel..

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Il bar Bonnie
L'Hammam
La piscina
La lobby
La facciata sulla Senna
La facciata con il ristorante rooftop
Un bagno
Una suite
Il ristorante Bonnie

La spa offre trattamenti Codage, brand francese con una filosofia da apotecario contemporaneo. La piscina, decisamente Instaworthy, misura 20 m per 5, il fitness club offre una pluralità di possibilità e discipline e coach su richiesta. Il personale è giovane e amichevole, sempre pronto a far notare il guardaroba multicolor e giocoso immaginato per loro da Guillaume Henry, il direttore artistico della Maison Patou.  122 opere d'arte contemporanea, associate a un QR code dove scoprire la visione dell'autore, sono sparse per tutti gli ambienti, dalla lobby alle stanze.

Interessante anche il contesto generale: So/Paris fa parte di un processo di riqualificazione (nell'ambito dell'iniziativa Reinventer Paris) di quello che era il monumentale edificio modernista in pietra e cemento, a forma di H, al 17 di boulevard Morland, che ospitava uffici amministrativi e urbanistici, costruito negli anni 60 su quella che era originariamente un'isola della Senna, l'Ile Louviers. Una riqualificazione affidata all'archistar David Chipperfield che comprende anche il mercato di Terroirs d'Avenir, la galleria di fotografia contemporanea Atlas e un ostello.    

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