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Jharrel Jerome racconta "Hotel Splendid" la nuova campagna di Salvatore Ferragamo

L'attore e musicista vincitore dell’Emmy per la serie tv Netflix “When they see us” e protagonista della campagna Primavera Estate 2022 di Ferragamo, racconta la sua esperienza sul set di Moonlight , la sua passione per la cinematografia e il rapporto con la Maison.

Jharrel Jerome nella campagna Primavera Estate 2022 di Salvatore Ferragamo
Jharrel Jerome nella campagna Primavera Estate 2022 di Salvatore Ferragamo

Dopo il film “Il calzolaio dei sogni” diretto da Luca Guadagnino, Salvatore Ferragamo continua a mantenere saldo il rapporto con il cinema. Per la campagna Primavera Estate 2022, realizzata dall’artista e regista Amalia Ulman e il fotografo Hugo Comte, vede come protagonista Jharrel Jerome. L’attore e musicista americano classe 1997, inizia la sua carriera cinematografica sul set di Moonlight, (film vincitore di ben tre Oscar) con il ruolo del giovane Kevin. Un’esperienza che gli apre le porte nell'industria del cinema e che permette di conquistare un Emmy Award nel 2019 per la sua interpretazione di Kore Wise nella miniserie tv Netflix “When they see us”, basata sull’aggressione della jogger a Central Park nel 1989. “Hotel Splendid” è una campagna dal sapore dreamy e mediterraneo, che comunica una fascinazione per il vestire attraverso differenti prospettive e luoghi di una ideale località di vacanza. Per l'occasione L'Officiel ha intervistato il giovane attore e musicista che ha raccontato come ha cominciato a lavorare nel mondo del cinema, quali sono i valori di un attore e i suoi futuri obiettivi.

Hai collaborato con Ferragamo per la campagna Primavera Estate 2022. Cosa ti attrae di più di Ferragamo?
Direi che ciò che mi attrae di più è la classe e l'eleganza. Crescendo a New York, quando camminavo sulla 5th Ave sbirciavo le vetrine di Ferragamo, pensavo sempre "un giorno entrerò lì dentro e comprerò il negozio. E mi sentirò come un capo". Non ho mai potuto permettermi di entrare a comprare, ma mi ha sempre aperto nuovi sogni.

Come è stato lavorare insieme alla regista Amalia Ulman e al fotografo Hugo Comte?
Amalia ha una forza incredibile, la prima volta che l'ho incontrata ricordo di aver pensato: "È così piena di giovinezza, ma allo stesso tempo è carica di saggezza". Questo mi ha permesso di essere a mio agio sul set, di lavorare bene con lei e di fidarmi della sua visione. Mi sono seduto con lei una delle prime mattine che ero in Italia e mi ha proposto l'intero storytelling. Ero entusiasta e non vedevo l'ora di farlo. Hugo è geniale! La sua concentrazione sul set è stata davvero stimolante. Non c'è stato un momento in cui non fosse completamente investito nell'assicurarsi che la visione di Amalia prendesse vita. E dopo aver visto quelle riprese dietro le quinte, sono rimasto più che colpito.

Scorri verso il basso per scoprire tutta l’intervista con Jharrel Jerome e la campagna Primavera Estate 2022 di Salvatore Ferragamo

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Jharrel Jerome nella campagna Primavera Estate 2022 di Salvatore Ferragamo

Come hai iniziato con il cinema?
Da bambino ero già innamorato dei film e della cinematografia. Tornavo a casa dalle lezioni di recitazione e guardavo film per selezionare i miei ruoli e le interpretazioni. Crescendo, la mia passione per la regia e la scrittura sono continuate a crescere. Ho studiato intensamente teatro durante il liceo e l'università e prima che me ne accorgessi, ho avuto la fortuna di far parte del cast di Moonlight. È stata una tappa fondamentale per la mia carriera, quel ruolo mi ha aperto moltissime porte.

Com'è stato far parte del cast di "Moonlight"? Qual è stato il tuo ricordo o scena preferita? 
Far parte di Moonlight è stato un vero onore. Era la mia prima volta su un set cinematografico e non potrei essere più felice e orgoglioso delle persone con cui ho potuto lavorare. Barry Jenkins è stato il miglior primo regista che avrei potuto chiedere. La mia scena preferita è stata girare l'apertura del mio personaggio. È stata anche la primissima scena che Jenkins ha girato. In quel momento ho provato una scarica di nervi e di eccitazione, pensavo che sarei stato male. Barry mi ha calmato e mi ha permesso di sentirmi libero e a mio agio sul set. Ho fatto un respiro profondo e ho iniziato ad attaccare la scena con Ashton Sanders. Nel momento in cui abbiamo finito quella parte, sapevo di essere pronto per il resto. 

Secondo te qual è il valore più importante di un attore?
La comprensione umana. Penso che sia importante per ogni attore condurre senza giudizio e trovare il modo giusto di capire chi gli sta intorno. Il lavoro di un attore è quello di impegnarsi in qualsiasi ruolo gli venga affidato e quando devi impersonificare un personaggio, penso che sia importante capire completamente chi stai interpretando.

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Ti aspettavi di ricevere l'Emmy nel 2019 per il ruolo di Korey Wise?
No, non me l'aspettavo. Il mio sogno di diventare attore è nato dal concetto di raccontare storie inascoltate. I premi e i riconoscimenti erano in fondo alla mia lista dei desideri. Ho messo il mio cuore e la mia anima nella serie tv "When They See Us" solo per dare vita alla storia di Korey Wise per permettergli di diventare un leader e non un "ex detenuto". La vera vittoria agli Emmy è stata quando Korey ha pianto e mi ha confessato che era in sintonia con la mia performance.

A cosa stai lavorando per il futuro e quali sono i tuoi prossimi obiettivi? 
Attualmente sono a New Orleans per lavorare al nuovo show televisivo di Boots Riley intitolato "I'm A Virgo". Sto anche lavorando per alcune release musicali che verranno fatte durante l'anno. Vedremo come andrà!

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