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Apple Store Via del Corso: a Roma si sfida la contemporaneità

Dopo quello di Milano, apre a Roma il 27 maggio alle 10 il nuovo store di Apple. Uno scambio progettuale tra la Milano dei cortili e la Roma delle fontane nel segno di un concept fisico del retail che scommette su se stesso.

Una foto del nuovo Apple Store in Via del Corso a Roma
Una foto del nuovo Apple Store in Via del Corso a Roma

APRE IN VIA DEL CORSO A ROMA IL NUOVO APPLE STORE

Il restauro di Palazzo Marignoli ridà luce a uno spazio troppo a lungo dimenticato e apre nuovi scenari al concept del retail. Là dove, a Milano, piazzetta Liberty veniva reinterpretata solo poco tempo fa nel segno dell'inclusione tra spazio privato e luogo pubblico, addirittura coniugando la toponomastica cittadina - un'agorà che nelle intenzioni avrebbe dovuto fungere da teatro d'incontro tra nuovi cittadini, ospiti e spettatori al contempo di eventi all'aperto, essendo già evento per Milano così avara con le sue acque l'installazione di una scenica fontana - mentre al sottosuolo dell'ex cinema Apollo si riservava lo spettacolo business dei prodotti in vendita col contorno di seminari geek e corsi di formazione - un progetto ridimensionato purtroppo causa pandemia - a Roma, sembra aver luogo, nella remise en place di uno storico palazzo fine Ottocento, un processo apparentemente inverso che è però, considerata l'importanza mondiale di Apple nella progettazione, significativo testimone di un approccio esemplificativo dei tempi che ci riapprestiamo a vivere.

Qui, in via del Corso a Roma, di nuovo, come a Milano, uno spazio centralissimo marca il territorio, proponendosi - in un momento in cui l'e-commerce nella visione comune parrebbe aver soppiantato definitivamente lo spazio fisico del consumo ma anche dello scambio, della condivisione, della conoscenza, del piacere dello stare assieme, dell'esperienza sensibile - come luogo di inclusione dove lo scambio tra esterno e interno è regolato dalla luce naturale delle grandi finestre a vetri sul corso ma anche dallo spettacolare lucernario animato dai diodi a LED e lo spazio all'aperto è quello del magnifico cortile dell'ex monastero di Santa Maria Maddalena delle Convertite restituito al suo splendore, tra alberi profumati di canfora, e dell'altrettanto molto capitolina terrazza piantumata di gelsomini e ulivi al piano nobile, appena al di là della zona premium riservata ai fortunati possessori di un Piano Business, à cotė, come i romani avranno il piacere di scoprire dal 27 maggio, giorno di apertura, dell'ex Caffè Aragno, un tempo luogo d'incontro di artisti, scrittori e attori, ora ribattezzato, forse con un poco di sfrontatezza tutta californiana, Genius Bar: una soluzione che sembra ideata nel segno della protezione e della sicurezza per gli ospiti che, almeno nel primo periodo, si immaginano contingentati, all'insegna di uno scambio progettuale tra gli stilemi stereotipici della Milano dei cortili e della Roma delle fontane.

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Le foto dell'Apple Store di Via del Corso a Roma

Laddove per mesi solo una mela di marmo attraversata da una vena creativa che pareva colorata dal genio di Milton Glaser indicava il futuro, il nostro sopralluogo ci ha permesso di apprezzare col restauro e la reinterpretazione degli spazi della dimora del marchese Filippo Marignoli, disegnati nel 1873 dall'architetto Salvatore Bianchi, poi rivisti da Giulio Podesti, nel rispetto dei materiali originali (bronzo, intonaci, marmorino…) anche il recupero sensazionale dello scalone monumentale del 1888 in marmo di Carrara che introduce al piano nobile dove è sito il Forum un tempo sala da ballo del Marchese, e che sarà il luogo destinato ad ospitare le sessioni Today at Apple, con il soffitto dipinto a mano con motivi geometrici e i grandi affreschi "Alba" di Fabio Cipolla e il "Crepuscolo" di Ettore Ballerini di inizio '900 e gli stupefacenti sei graffiti di Afro risalenti alla metà del secolo scorso.

"Non vediamo l'ora di iniziare un nuovo capitolo a Roma con l'apertura di Apple Via del Corso", ha dichiarato Deirdre O'Brien, Senior Vice President Retail + People di Apple. "Il nuovo negozio rappresenta una celebrazione dell’unicità della storia artistica e culturale di Roma; speriamo di ispirare la creatività della comunità locale con il nostro programma Made in Rome e con le future sessioni di Today at Apple".

Apple Via del Corso apre infatti portando con sé anche una novità assoluta: Made in Rome è il primo programma pensato per fornire alla prossima generazione di ragazze e ragazzi romani ispirazione, competenze e strumenti per esplorare le loro passioni. Apple ha perciò creato sessioni guidate da un gruppo di oltre 40 artisti locali che operano nei campi della musica, dell'arte e del design, della creazione di contenuti e dei video, con l'obiettivo di sostenere le comunità locali della città nei corso dei prossimi mesi. Quando poi verranno ripristinate le sessioni in presenza, il nuovo store ospiterà anche sessioni gratuite Today at Apple su argomenti che spaziano dalla fotografia all'arte e al design.

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Le foto dell'Apple Store di Via del Corso a Roma

La scommessa, in un momento in cui il consumatore fast sembra aver scoperto il comfy shopping fluido e digitale e la semplicità dell'acquisto da casa lontano dalle vie congestionate dei centri storici e il "BOPIS" (Buy Online Pick-up In Store) porta innegabili vantaggi con una modalità omnichannel di acquisto, grazie a un migliore equilibrio dello stock, anche per il retailer, sembra dunque essere quella di riaffermare il brand con una presenza importante sul territorio all'insegna di un'offerta esperienziale che sia momento emozionale sia nell'acquisto sia nell'assistenza sia nella implementazione dei talenti della nuova Gen Z, trasformando il retail in un vero e proprio touchpoint in grado di proporre un viaggio multisensoriale nel "physical entertainment", sempre nell'ottica di un connubio phygital che si presume ormai in grado di aprire e consolidare nuovi e futuristici scenari.

Apple a Roma rimarca così la sua identità, con gli ampi spazi minimal, il calmo ordine dell'esposizione sui distintivi piani di legno, l'hype creato dalle grandi vetrate che promettono la voluttà di un mondo aspirazionale, la promessa dell'esclusività, la creazione di un centro di gravità permanente, e al contempo pare non solo accettare la sfida della contemporaneità ma ancora una volta se ne assume il ruolo di guida: lo scalpello digitale che aiuta a realizzare le idee.

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