Leonardo DiCaprio compie 50 anni: 5 film che (forse) avevamo dimenticato
I telefilm, le comparsate, le prime pose con Robert De Niro, Meryl Streep e Johnny Depp ad appena 19 anni. Rewind di cinque film attraverso cui capire come ha fatto a diventare Jay Gatsby o Dominic Cobb.
Anche lo sguardo cristallino e tagliente di Leonardo DiCaprio compie 50 anni. L’attore americano dalle lontane origini italiche, oggi accompagnato alla italianissima fidanzata Vittoria Ceretti, raggiunge il mezzo secolo e si appresta a festeggiare l’evento con un mega party. DiCaprio è uno di quegli attori che ha saputo sempre ben amministrare la propria carriera, film dopo film, regista dopo regista. Nel tempo la sua narrazione di attore e personaggio pubblico ha saputo abbracciare i format giusti nei momenti giusti, quelli in grado di sostenerlo in forma più credibile possibile in ciascuna fase della propria crescita professionale e personale. Scapolo irriducibile, ambientalista, secchione nel suo lavoro, non troppo schiavo della celebrità, di Leonardo DiCaprio sono i film a parlare e a dire qualcosa di lui e del suo innegabile talento.
Giovanissimo, biondissimo e dinoccolato, in spot e serie tv (si è fatto le ossa in Growing Pains - Genitori in Blue Jeans al fianco di Kirk Cameron tra il 1991 e il '92), Leonardo DiCaprio è passato dall’archetipo dell'idolo rubacuori negli anni novanta con Romeo+Juliet e Titanic, al fianco di Kate Winslet, incorniciato da quei ciuffetti biondi a tendina diventati poi reference del periodo, per approdare alla fase di attore istrione meticoloso e produttore sperimentatore, al fianco di grandi maestri del cinema come Martin Scorsese, Sam Raimi, Quentin Tarantino, Baz Luhrmann, Agnès Varda, Spielberg, Ridley Scott, Christopher Nolan, Sam Mendes, Clint Eastwood e Alejandro Iñárritu. Quest'ultimo è il regista messicano con cui ha vinto il suo primo Oscar come Miglior Attore Protagonista nel 2016 per The Revenant. Un ruolo, quello del ruvido cacciatore di pelli Hugh Glass, che ha permesso a DiCaprio di calarsi nei panni sporchi e logori intrisi di rabbia e vendetta. Barba sfatta e costantemente piegato dal dolore e dalle rigide temperature dei boschi del Missouri per tutto il film, DiCaprio mette a segno un punto importante a suo favore. D'altronde funziona così: più i belli riescono a fare a meno del compiacimento personale di ciò che già si conosce di loro per mettersi in gioco con storie e personaggi lontanissimi dalla loro immagine pubblica, e più Hollywood e il sistema li premia. Ricordiamo tutti quando la bellissima Charlize Theron ha vinto l'Oscar con il film Monster del 2003 per il ruolo di Aileen Wuornos, prostituta di strada che ha assassinato sette dei suoi clienti maschi tra il 1989 e il 1990 poi giustiziata in Florida nel 2002. Di fatto Theron in quel contesto ha scelto di distruggere l'immagine di bellona algida e inarrivabile, dentro e fuori lo schermo, in favore di una prostetica decisamente invasiva e abbrutente che le è valso il timbro sul passaporto di attrice credibile e impegnata a dare al pubblico qualcosa di valore e nuovo.
Per celebrare e festeggiare Leonardo DiCaprio nei suoi primi cinquant'anni abbiamo scelto di mettere in evidenza alcuni dei film meno gettonati e forse anche spesso tralasciati in fondo alla lista del CV che però hanno contribuito a riempire il patentino di attore di serie A che tutti conosciamo. Senza tralasciare che le prime pose cinematografiche sono state in un film horror-fantasy dal titolo piuttosto cringe, Critters 3, una derivazione più incattivita dei teneri ma subdoli Gremlins. Comparsa di Leo mai uscita nelle sale finita direttamente nel mercato HomeVideo. Perché da qualche parte bisogna pur iniziare.
Quando Leonardo DiCaprio è stato adolescente autistico
Con questo film DiCaprio ha ottenuto la sua prima nomination all'Oscar (e la sua unica nella categoria Miglior attore non protagonista). In What's Eating Gilbert Grape - Buon compleanno Mr. Grape, Leo DiCaprio interpreta Arnie, adolescente autistico, nel racconto di un dramma familiare dove il fratello maggiore Gilbert è l'altrettanto giovane Johnny Depp, impegnato a prendersi cura della madre invalida perché fortemente in sovrappeso.
La prima volta di Leonardo DiCaprio con Robert De Niro
Molto prima di apparire insieme nel recente film poliziesco del 2023 di Scorsese Killers of the Flower Moon, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro hanno condiviso lo schermo per la prima volta in questo dramma familiare forse ancora troppo sottovalutato. This Boy's Life - Voglia di Ricominciare vede il giovane Toby Wolff (DiCaprio) alle prese con le conseguenze delle scelte degli adulti, nello specifico di sua madre Caroline, quando decide di sposare il nuovo compagno (De Niro), che poi si rivela essere un uomo violento. Lui e De Niro lavoreranno insieme anche in Marvin's Room del 1996 che sarà poi per Leo anche l'ultimo "ruolo da bambino".
La dipendenza dalle droghe e la rinascita nel film The Basketball Diaries
Adattamento dell'autobiografia omonima di Jim Carroll, poeta, romanziere e musicista statunitense, il film The Basketball Diaries - Ritorno dal Nulla ha visto Leonardo DiCaprio e Mark Wahlberg intepretare i migliori amici in quella fase delicata dell'adolescenza di crescita, scoperta e confronto con il mondo duro degli adulti. Carroll è stato una giovane star del basket che ha poi dovuto affrontare una grave dipendenza dalla droga che però ha saputo trasformare in poesia e letteratura. Purissima estetica anni novanta da rivalutare.
Don’s Plum, il film di Leo DiCaprio scomparso dai radar
La storia del film Don’s Plum è piuttosto intrigante. Un lungometraggio indipendente e low-cost distribuito solo nel 2001, ma girato fra il 1995 e il 1996, vede DiCaprio poco più che ventenne, insieme a un altro young Tobey Maguire, esibire tutta la sfacciataggine di quell'età pericolosamente in grado di distruggere la loro reputazione di attori promettenti. Un film girato in sicoltezza e poi ripudiato perché sconveniente. Infatti il regista R.D. Robb e il produttore David Stuntman ebbero non poche difficoltà, per non scrivere un vero e proprio sbarramento, nel provare a distribuire la pellicola nelle sale. La storia, anche se girata in un pastoso bianco e nero anni novanta interessante, è comunque fatta di poco e niente: un gruppo di adolescenti di Los Angeles si incontrano, ogni giorno, nel loro locale di ritrovo per discutere di donne, sesso e delle disavventure capitate nelle loro miserabili vite. Fine. Pare che comunque si raggiunse un accordo per cui il film sarebbe potuto essere distribuito in tutto il mondo, tranne che in Canada e negli Stati Uniti. Oggi è però visibile per intero su YouTube con numerosi alert destinati ai fan innamorati dell'immagine di Leo cristallizzato nel ruolo del good guy. Sorry but not sorry.
Leonardo DiCaprio e il cliché della giovane star insicura
Tra i grandi registi con cui Leonardo DiCaprio ha lavorato figura anche Woody Allen. Per lui interpeta il giovane attore viziato, irrequieto e insicuro in Celebrity, un film sulla pochezza del successo e della fama dove tutto è effimero e inconsistente se appena-appena ci si lascia trasportare dal flusso amniotico degli eventi. Lee Simon interpretato da Kenneth Branagh è uno scrittore fallito che in seguito al suo divorzio si immerge nel giornalismo sulle celebrità usando i suoi incontri per alimentare il suo ego autodistruttivo. Brandon Darrow è il giovane attore interpretato da DiCaprio a cui Simon si rivolge per proprorgli una sceneggiatura che naturalmente finisce in un nulla di fatto.
Bonus track: la sua irresistibile faccia da spot