Giornata internazionale contro l'omofobia: l'Italia attende il ddl Zan
Mentre l'Italia scende in piazza per l'approvazione del ddl Zan - Il disegno di legge proposto dal deputato Alessandro Zan - il 17 maggio si festeggia la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia e l'afobia (IDAHOBIT). Cos'è il ddl Zan? Perché in molte parti del mondo si celebra questa Giornata?
PERCHÉ IL 17 MAGGIO SI FESTEGGIA LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA, LA BIFOBIA, LA TRANSFOBIA E L'AFOBIA (IDAHOBIT)?
Il 17 maggio in 130 paesi nel mondo - non ancora in Italia - cade l'annuale ricorrenza della Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia, la transfobia e l'afobia. Una data simbolo scelta per ricordare quando, esattamente 31 anni fa, il 17 maggio del 1990 venne finalmente rimossa l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Oggi, dopo trenta lunghissimi anni siamo ancora qui a discutere di una normalità, per molti ancora un taboo, una realtà impronunciabile e per tanti altri perfino giudicabile. Perchè il 17 maggio si festeggia questa giornata internazionale? L'IDAHOBIT è appunto l'acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia and Aphobia, la Giornata mondiale legittimata dal 2004 dall'Unione Europea e dalle Nazioni Unite. Per alcune persone questo giorno rappresenta semplicemente una data, in moltissimi invece attribuiscono un valore a questa ricorrenza. Per quanto non ci si possa accontentare di una ricorrenza annuale, quella del 17 maggio non è solo una data bensì un'ennesima occasione di sensibilizzazione ad un tema ancora troppo marginale.
Con una media di circa ventimila richieste di aiuto annuali di ragazzi e ragazze tra i 13 e i 30 anni, discriminazioni sul luogo di lavoro e non solo, difficoltà relative al coming out e tanto altro ancora; l'Italia ancora oggi non riconosce questa ricorrenza internazionale. Ma davvero è così inappropriato o scontato parlarne?
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A Strasburgo nel suo testo approvato della Risoluzione sull'omofobia del 18 gennaio 2006, il Parlamento europeo affermava:
La condanna di ogni discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, dei discorsi omofobici intrisi d'odio e da atti di violenza in tutti i settori. Il dovere di garantire a tutti gli individui la dignità e la protezione riconosciuti al resto della società. Si sollecitano vivamente gli Stati membri e la Commissione a intensificare la lotta all'omofobia mediante un'azione pedagogica, ad esempio attraverso campagne contro l'omofobia condotte nelle scuole, le università e i mezzi d'informazione, e anche per via amministrativa, giudiziaria e legislativa. Gli Stati membri sono inoltre sollecitati ad adottare disposizioni legislative volte a porre fine ad ogni tipo di discriminazione e ad adottare il principio dell'uguaglianza nelle loro società e nei loro ordinamenti giuridici.
COS'È DDL ZAN?
Il ddl Zan è un disegno di legge proposto dal deputato Alessandro Zan dal titolo "Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”. Il disegno di legge si pone infatti contrario ad ogni tipo di discriminazione, diventando però simbolo della comunità LGBTQI. Al centro di moltissime polemiche e dall'incerta approvazione (dati i lunghi tempi di cottura, della pasta a breve neanche l'ombra), il disegno di legge è oramai un icona pop di cui tutti parlano (vedi Fedez) e merita di essere consacrato con un'ovvia approvazione.
COSA SI VUOLE MODIFICARE DDL ZAN?
Il disegno di legge di Alessandro Zan vuole semplicemente - senza caos alcuno - modificare una legge già esistente: la legge Mancino. Estendere la legge (che prevede reclusione fino a 18 mesi o multa fino a 6000 euro) NON SOLO a chi incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi MA ANCHE ai reati di violenza fondati su genere, sesso, orientamento sessuale, identità di genere ed abilismo.