Musica

Gaia Momentum: la cantante racconta il successo di "Sesso e Samba" e "Dea Saffica"

Il featuring "Sesso e samba" con Tony Effe è salito in cima alle classifiche musicali estive aggiudicandosi il disco d'oro. Ora la cantautrice italo-brasiliana sta lavorando sul suo nuovo album.

Gaia
Gaia

«All’inizio della mia carriera non avevo il coraggio di veicolare le mie emozioni» racconta Gaia Gozzi, in arte Gaia cantautrice italo-brasiliana classe 1997. «Ora sto diventando sempre più magnanima con me stessa e mi sto godendo quello che mi succede. Sono Bilancia ascendente Leone, un lato di me è estremamente rigido e uno demi-emozionale, ho la percezione di essere over-sensibile e troppo auto-analitica. Sono sempre stata molto loud ad esprimere la mia emotività, ma da piccola ero estremamente timida». Attualmente in tendenza con Tony Effe per il featuring "Sesso e Samba", già hit dell'estate 2024, racconta che è uscita di casa a 15 anni, per trascorrere un po’ di mesi in Germania, per poi tornare in Italia e ripartire per gli Stati Uniti, ritornare e diplomarsi. Si è fatta conoscere vincendo ad “Amici” di Maria De Filippi nel 2020 e con la partecipazione a Sanremo nel 2021 con la canzone “Cuore Amaro”.

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«Sono cresciuta con la musica seventies brasiliana di Jorge Ben Jor, l’attitude di Cássia Eller è sempre stata per me un free pass verso l’autenticità e mi ha fornito degli ottimi strumenti per affrontare la vita. Senza dimenticare Nina Simone, di cui apprezzo il reclamare uno spazio nella società per la comunità black. In generale amo i personaggi la cui voce sfiora la politica. E poi Beyoncé, ma se dovessi pensare a dei feat. penserei a Rosalía, abbiamo troppi pianeti simili e lei rappresenta il mio modo di vedere il mondo, dall’estetica alla sua cifra stilistica. Little Simz, perché con il suo rap dice la verità, e poi Ayra Starr perché sono in fissa con la musica afro e amo il suo timbro vocale». 

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Gaia "Dea Saffica"

«Ora sto diventando sempre più magnanima con me stessa e mi sto godendo quello che succede».

Gaia si è formata tra la Pianura Padana e i colori e le diversità etniche di San Paolo: «fino all’ultimo mia nonna brasiliana usciva di casa truccata, con perle e gioielli d’oro, e una cofana in testa che non si muoveva neanche con i venti tropicali. Mia mamma veniva a prendermi a scuola con il turbante, i kimoni e le tabi della Nike, io mi sentivo di proteggerla perché notavo gli sguardi di cattiveria delle persone. Crescendo, la sua boldness mi ha fatto comprendere la libertà della sua presa di posizione e ora sto diventando come lei. Mi rivedo nel suo bisogno di prendersi dello spazio e mi fa piacere provocare la reazione nelle persone. Parlando di moda mi piace l’approccio architettonico di Jonathan Anderson, lo statement che ti dà un marchio come Prada, la storia e i messaggi di Vivienne Westwood e la creatività di Acne Studios con cui ho stretto uno splendido rapporto. Mi piacciono anche marchi emergenti come Francesco Murano e Oh Carla che realizza le sue collezioni con materiali riciclati».

Al momento Gaia sta lavorando al suo nuovo album, di cui  ha presentato il primo singolo ad aprile “Dea Saffica” che celebra l’universo femminile: «Sicuramente riflette il fatto che in questa vita io sia nata donna, ma anche la mia inclinazione a fidarmi dell’istinto. Per questa canzone ho abbracciato il mondo femminile: sorellanza, fertilità, maternità e piacere. La regia di Stella Asia Consonni mi ha aiutato a comunicare questo mondo in con il video». 

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