Rethinking Balestra: l’intervista alla nipote di Renato, Sofia Bertolli Balestra
La casa di moda romana fondata negli anni '50 da Renato Balestra ha una nuova leadership tutta al femminile, con le figlie Fabiana e Federica, e la nipote Sofia alla guida.
Sofia Bertolli Balestra rappresenta la terza generazione di casa Balestra, a lei sono state affidate le attività di ricerca, design e brand identity. «Raccontare la storia della mia famiglia è una grande responsabilità. Lo è anche dar voce e dignità alle storiche case di moda romane come le Sorelle Fontana, Lancetti, Emilio Schuberth, Gattinoni e Balestra appunto, che hanno fatto la moda italiana tra gli anni Cinquanta e Sessanta».
Dopo la laurea triennale in lettere e giornalismo Sofia si è specializzata in storia dell'arte presso l'Università Sapienza di Roma. «Sono arrivata in azienda per costruirne l'archivio, così ho scoperto un bozzetto firmato da mio nonno nel 1971, con il suo nome per la prima volta scritto in stampatello. Questo ci ha senz'altro ispirati nella scelta del nuovo logo. È bello poter pensare che tutto sia partito da qui, da un suo disegno. Lavorare al fianco di mia madre e mia zia è un onore, tre donne al comando, tra tenacia e profonda passione, caratteristiche che accomunano la nostra visione a quella immaginata da Renato Balestra. Audacia, indipendenza e femminilità, non l'utopica bellezza».
Un ritorno che segna anche il passaggio dalla couture al ready-to-wear, anche se i materiali e i processi di lavorazione restano ispirati all'Alta Moda. Il blu fiordaliso, noto anche come blu Balestra, continua a essere una referenza fondamentale. «Per me il blu esprime libertà e gioia. Mio nonno ha avuto la fortuna di fare quello che voleva fare, lui è sempre partito dal cuore, guidato dall'amore e da una grande libertà di espressione. Il blu ne è sinonimo. Questo colore è casa e famiglia, quando lo indosso sento di essere a mio agio, nel mio nido sicuro. In azienda diamo lavoro ai ragazi appena usciti dalle accademie e con loro creiamo qualcosa di unico. E un costante percorso di formazione reciproca».
La scorsa collezione del brand ha raccontato l'amore per Roma, con un omaggio all'artista e incisore settecentesco Giovanni Battista Piranesi. «Mio nonno, come Piranesi, fu rapito da Roma. Le stampe utilizzate per i capi riprendono le incisioni simbolo dell'artista, rivisitate in chiave pop, per non dimenticare la grandezza della Città Eterna. Speriamo di stupirvi anche con la nostra ultima collezione»