Into the Petaverse: un nuovo modo per vivere la moda insieme a Dogamí
Nel metaverso tutto è possibile. Anche allevare, e vestire, un pet virtuale con il gioco play to earn Dogamí.
In Dogamí i giocatori adottano e allevano un animale virtuale (un Dogamí), che ha personalità e tratti fisici unici, e lo seguono da quando è cucciolo fino a che diventa adulto, creando la sua famiglia di Dogamí, con nuovi cuccioli da allevare. Il gioco, fruibile dallo smart phone, offre un’esperienza che evolve nel tempo guidata da una storia immersiva e una interoperabilità con partner di gioco su blockchain come The Sandbox, delle feature AR/VR che consentono di saltare dall’ambiente quotidiano del giocatore a scenari virtuali in continuo cambiamento, oltre a infinite opzioni di customizzazione che rendono la user experience e l’avatar unici. Dogamí è stato co-fondato da Max Stöckl, Adrien Magdelaine, Bilal El Alamy e Kristofer Dayne Penseyres, con l’ex Ubisoft Gregory Magadoux in veste di direttore artistico e Neville Brody come brand advisor. Penseyres, che descrive Dogamí come: «Un mix tra Tamagotchi, Pokemon GO e Nintendogs», racconta il successo del gioco e dei piani di continua espansione, incluse le partnership con marchi che offriranno alla community di Dogamí nuovi accessori per customizzare appieno la gaming experience.
L’OFFICIEL: Perché avete pensato ai cani?
KRISTOFER DAYNE PENSEYRES: I cani sono i migliori amici dell’uomo, perciò è stata una scelta semplice. Adrien Magdelaine, il nostro COO, è stato per 12 anni in Wamiz, il più grande sito per animali domestici al mondo di cui è il fondatore. Ha portato il suo know-how e la rete di contatti, il che ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo del nostro progetto. E continuiamo a lavorare con due esperti di cani nello sviluppo di ogni razza nel mondo Dogamì.
LO: Si dice che stiate rivoluzionando il mondo del play-to-earn gaming con il suo mescolare criptovalute, NFT, Metaverso e animali.
KDP: Ci sono grandi progetti sul mercato, ma penso che noi ci siamo mossi diversamente nel non avere un approccio opportunistico. Abbiamo sviluppato un concept che eravamo in grado di rendere esecutivo, non solo un concetto per il Metaverso, le criptovalute e gli NFT senza una visione a lungo termine. Abbiamo costruito un brand nato sul blockchain ma interoperabile non solo con altri blockchain, ma anche con attività e attivazioni della vita reale. L’aver scelto Tezos come nostra blockchain è stata un’altra decisione proiettata in avanti. Tezos consuma 2 milioni di volte meno energia rispetto alle altre blockchain proof-of-work, il che ci consente di avere una blockchain praticamente senza spese di transazione (note come mint fees), consentendo di adottarlo con facilità a chiunque sia curioso di questo cambio di paradigma nell’industria dei videogames. Volevamo imparare le lezioni di ieri per il mondo di domani, cosa che ci ha dato accesso a un grande ecosistema di supporto sia dalla Tezos Foundation sia dalla sua community. Siamo stati inoltre estremamente ambiziosi e ci siamo spinti oltre i nostri limiti nei piccoli dettagli. La nostra esperienza di unboxing, per esempio, è qualcosa di unico e di originale nell’ambito dei progetti NFT dove tu riveli attraverso un video il tuo avatar dopo l’acquisto, qualcosa che è stato condiviso online da molti membri della community. Abbiamo visto genitori aprire delle box NFT di Dogamí insieme ai propri figli, gruppi di amici, influencer e coppie che hanno condiviso la loro esperienza online.
Scorri verso il basso per scorpire tutta l'intervista a Kristofer Dayne Penseyres co-fondatore di Dogamí
LO: Dogamí è dedicato più ai fan del Petaverso o agli investitori?
KDP: Il pubblico è suddiviso abbastanza equamente tra maschi e femmine, principalmente della fascia d’età compresa tra i 18 e i 34 anni. È un gruppo in primo luogo preparato sul fronte degli NFT, ma mentre evolviamo e cresciamo, stiamo attirando sempre più un mercato di cripto-curiosi, che stanno lentamente adattandosi agli strumenti di comunicazione degli NFT. Il 20% della nostra Discord community è entrata nel network del social gaming specificatamente per comprare un Dogamí NFT.
LO: Dogamí si alleerà anche con marchi della moda e del lusso. Quali progetti avere in cantiere?
KDP: Siamo molto felici di annunciare la partnership tra Dogamí e Gap per dei wearable nel Petaverso. Questa sarà la nostra prima collaborazione con un marchio di fashion lifestyle e un grande passo in avanti per Dogamí e per i nostri futuri partner. La partnership Dogamì x Gap verrà lanciata a luglio con 12mila NFT wearable disegnati appositamente per gli avatar Dogamí. Gli accessori Gap avranno un impatto diretto sui propri game stats, cosa di norma possibile solo quando ci si guadagna una ricompensa. È un piacere e un privilegio lavorare sulla prima gamma di accessori digitali con un partner come Gap che ha un’abilità incredibile di colmare il divario tra individui, generazioni e culture.
"Siamo molto felici di annunciare la partnership tra Dogamí e GAP per dei wearable nel Petaverso. Questa sarà la nostra prima collaborazione con un marchio di fashion lifestyle. Verrà lanciata a Luglio con 12mila NFT wearable per gli avatar Dogamí"
LO: Cos’altro avete in programma?
KDP: Stiamo sviluppando oltre 300 razze Dogamí e siamo al lavoro su una lunga lista di attività di gaming. Entrambi i fronti sono incredibilmente complessi da sviluppare. Prima della fine dell’anno, puntiamo a un minimo di 40mila users attivi – un fatto questo reso possibile solo dall’implementazione delle funzionalità degli allevamenti che consentono agli utenti di trovare i partner giusti da accoppiare con il proprio Dogamí. Siamo poi nel pieno dello sviluppo sul fronte dei prodotti derivati, che includono collaborazioni con marchi esperti nei rispettivi mercati.
LO: Possiamo aspettarci un Catamí?
KDP: Abbiamo già un percorso molto lungo di attivazioni programmate per Dogamí, ma tutto è possibile nel Web3. È una domanda che dovresti rivolgere alla nostra community. In quando azienda governata dagli utenti, la risposta è tra i Dogamers.