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Happy Birthday Peekaboo: l’iconica borsa di Fendi compie 14 anni

L'iconica borsa di Fendi, creata da Silvia Venturini Fendi nel 2008, festeggia i suoi primi 14 anni. E lancia le nuove versioni Peekaboo ISeeU Petite e Peekaboo ISeeU Micro restando fedele al suo spirito iniziale. «Peekaboo è gioco, è vedo non vedo. Chi la indossa è una persona poliedrica. Una persona che ha dei talenti nascosti, che sceglie ciò che vuole rivelare di se stessa e quando».

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La celebre borsa Peekaboo di Fendi compie 14 anni

Photography GIULIA GILEBBI

Styling FERNANDO ECHEVERRÍA

Peekaboo: un nome giocoso ispirato a "peek-a-boo, ti vedo" ovvero cucù, bubusettete. Quando è nata nel 2008, la futura it-bag è sbarcata sul mercato in punta di piedi ma con un potere dirompente: quello di rivoluzionare le regole di un mondo accessori in cui le borse venivano sfornate stagione dopo stagione, perdendo il loro elemento di iconicità. "All'epoca cera un'invasione di borse in passerella, quindi volevo davvero creare un modello che solo un vero produttore di pelletteria come Fendi potesse realizzare", racconta Silvia Venturini Fendi, inventrice di Peekaboo e anima artistica degli accessori e del menswear della maison romana Fendi, satellite del gruppo Lvmh. «Era il momento di mettere le cose in chiaro con un nuovo classico. Volevo evocare la bellezza di una borsa vintage con lucchetto, ma per la prima volta parlavo del movimento della borsa. In Fendi la leggerezza è sempre stata importante. Quando si pensa a un nostro cappotto, a volte l'interno è ancora più accurato e preciso dell'esterno. Le cose sono reversibili. Puoi vedere che è firmato Fendi per il modo in cui si muove, perché è leggero e segue il corpo. Con Peekaboo, volevo davvero riprodurre quell'idea in una borsa. Ecco perché ho scelto una pelle molto morbida, dato che la borsa era mostrata aperta e all'interno si poteva rivelare un colore diverso. È una borsa da provare: quando metti le mani in un Peekaboo, puoi sentire una delle pelli più morbide del mondo, simile a quella di un guanto». Il resto è storia. 

All'epoca c'era un'invasione di borse in passerella. Quindi volevo davvero creare un modello che solo un vero produttore di pelletteria come Fendi potesse realizzare.

- Silvia Venturini Fendi 

La borsa Peekaboo di Fendi, una tra le più famose it-bag di sempre

Creata nel 2008, ha debuttato in passerella con la collezione Spring-Summer 2009 a complemento della collezione prêt-à-porter disegnata da Karl Lagerfeld. A ruota l'approdo in store con numeri di vendita importanti. Stagione dopo stagione, entrata nell'Olimpo delle cult bag, Peekaboo appare in passerella sfoggiando nuove decorazioni, interpretazioni e versioni. Come la Peekaboo ISeeU dalla forma a fisarmonica e con i lati taglienti diagonali, o la Peekaboo X-Lite, modello monotasca che riposiziona il girello sul pannello posteriore della borsa. Fino alle due neonate, Peekaboo ISeeU Petite e Peekaboo ISeeU Micro, in una palette di una dozzina di cromie, dall'azzurro baby al lilla, dal miele scuro al giallo mimosa. «Chi indossa Peekaboo è una persona poliedrica», racconta ancora la designer. «Ha dei talenti nascosti, sceglie ciò che vuole rivelare di se stessa e quando. La propria borsa è piena di segreti, quindi l'idea del Peekaboo è una borsa che può essere indossata aperta. Penso che portare un Peekaboo dica qualcosa su una persona forte e determinata, che non ha paura di nascondersi. Ha i suoi due scomparti: uno che puoi tenere vicino a te e chiuso, e l'altro che puoi scegliere di tenere aperto, rivelando qualcosa di te al mondo».

Indossata da icone del contemporaneo, Peekaboo è comparsa al braccio di Meghan Markle, di Amal Clooney o della Regina Rania di Giordania, come di Angelina Jolie, Rihanna, Hailey Bieber Jennifer Lopez, solo per citarne alcune. «In quanto oggetto di design, la natura scultorea della Peekaboo parla non solo della tradizione dell'alta pelletteria artigianale, ma anche delle avanguardie dell'arte e del design italiano del XX secolo che sonoparte dell'evoluzione di Fendi, dal Futurismo al movimento Memphis passando per l'architettura neoclassica», dice Silvia Venturini Fendi.

Chi indossa una Peekaboo è una persona poliedrica... La borsa ha due scomparti: uno che puoi tenere aperto, rivelando qualcosa di te al mondo.

- Silvia Venturini Fendi

La borsa Fendi Peekaboo in diverse varianti e dimensioni

«La sua shape originale a forma di trapezio riprende lo spirito di una borsa con telaio della metà del secolo, che è stata trasformata dagli atelier Fendi. Unendo forme flessibili e rigide, Peekaboo è un mutaforma. Centrata attorno a un telaio superiore a doppia chiusura a girello, la struttura della tasca a soffietto e l'hardware della serratura creano un drappo sospeso quando è aperta, delineando il caratteristico sorriso». Che personifica istantaneamente la borsa come una bocca, un sorriso o anche un volto surreale. Quel sorriso che spunta spontaneamente ogni volta che si pronuncia quel Peekaboo, che evoca memorie di infanzia e giochi semplici.

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