Reece Yeboah racconta ‘Metamorphosis’ la nuova collezione in edizione limitata di COS
Da un lato c’è l’estetica minimale di COS, dall’altro lo stilista emergente Reece Yeboah che ha dato un twist creativo alla collezione in edizione limitata presentata con una sfilata-evento alla Tate Modern di Londra. In front row tra gli ospiti speciali anche Naomi Campbell, Tinie Tempah e Riccardo Tisci.
Una collaborazione che ha cercato di conciliare l’allure dell’abbigliamento street-luxe con la sartoria contemporanea e minimale di COS. Si chiama Metamorphosis una collezione che sfrutta le capacità interpretative di Reece Yeboah, fondatore del marchio Yeboah, e lo stile e la funzionalità del marchio basato a Londra. Le sue esperienze di vita incidono particolarmente sulla sua pratica creativa, tra queste il suo sofferto ritorno in Ghana all’età di undici anni che lo ha cambiato e gli ha fatto acquisire una consapevolezza differente. Esperienze che si traducono nella collezione COS x Yeboah con l’immagine metaforica della metamorfosi della farfalla che invade i completi sartoriali, poi si trovano smanicati scaldacorpo reversibili in tartan giallo, calde e soffici puffer jackets e maglioni stampe tie & die. Presentata con la sfilata evento alla Turbine Hall della Tate Modern di Londra a cui hanno partecipato anche Tinie Tempah, Riccardo Tisci e Naomi Campbell, la collezione vuole offrire la speranza di trovare la medesima forza alle nuove generazioni per riuscire a superare gli ostacoli e le difficoltà della vita.
L'OFFICIEL ITALIA: Quando ha capito di essere interessato al fashion system?
REECE YEBOAH: Intorno al 2005, quando ho iniziato a frequentare alcuni club e mi sono avvicinato a personalità del settore, uno tra questi NIGO (attuale direttore creativo di Kenzo nda). Ai tempi io ero molto ispirato dai video musicali dei cantanti rap, ho sempre cercato di inseguire le mie vibes, mi piacevano molto i mix di stili specialmente legati a realtà come lo skateboarding che ho sempre cercato di replicare per poi maturare un mio stile personale.
LOI: Come si traduce la tua esperienza, il tuo background e le ispirazioni per Yeboah?
RY: Credo che in generale ogni pezzo che produco per Yeboah cela al suo interno un senso di insegnamento che ho appreso nella vita, e spedo che possa essere d'aiuto anche ad altre persone. Se il riferimento o l'esperienza ha un'accezione negativa, cerco sempre di trovare un twist per farla diventare positiva, se invece l'accezione è già positiva la faccio diventare ancora più grande, una dichiarazione in versione bold cercando di argomentare il tutto con forme, colori, materiali che utilizzo, grafiche e silhouette.
LOI: Parliamo invece di COS x Yeboah e l'edizione limitata della collezione Metamorphosis...
RY: La collaborazione è arrivata inaspettatamente, è stato bello poter lavorare con entrambi i team di Yeboah e di COS. È stato come un gran matrimonio tra i due marchi, ci sono alcuni capi sartoriali, t-shirt, puffer jackets con colori, texture, maglioni e completi. Si trovano anche tanti elementi che elevano il guardaroba delle persone e tutto è stato realizzato con l'attenzione per la sostenibilità di COS. È una collezione in cui si apprezzano i dettagli, come le cuciture, le stampe all-over, le tasche, i badge distintivi delle t-shirt e poi ci sono alcuni capi reversibili che è come se possedessero due vite.
LOI: Com'è stato collaborare con COS?
RY: È stata un'esperienza molto educativa, l'ho amata perché sto ancora traendo degli insegnamenti da questa collaborazione. Con Yeboah ho un team formato da sole 4 persone e lavorare con un team così strutturato ha significato tanto per me. Sono stato ispirato e ho imparato tanto, COS è una compagnia molto organizzata e mi auguro di riuscire tra qualche anno ad avere un team più strutturato anche io.
LOI: Come mai hai deciso di presentare la collezione con la sfilata alla Tate Modern?
RY: Perché la Tate Modern è uno delle istituzioni più importanti della città e a mio avviso è anche uno dei luoghi più belli di Londra. Ho sempre pensato che fosse il luogo ideale per presentare una sfilata.
LOI: Cosa ti attrae di più del fashion system?
RY: La creazione di qulcosa, pensare che posso portare in vita un cappo o una collezione. E poi è bello pensare che queste creazioni possano essere indossate per il resto della vita da altre persone, ma soprattutto in occasioni differenti come un matrimonio o il compleanno..
LOI: Chi sono i suoi stilisti di riferimento?
RY: Allora tra i miei direttori creativi di riferimento c'è Riccardo Tisci, in modo particolare il periodo in cui lui era da Givenchy, poi citerei Pharrell Williams e amo molto anche l'approccio della direzione creativa di Kim Jones da Dior Men.
LOI: Mi sembri molto analitico, come funziona il tuo processo creativo?
RY: Dipende sempre in che mood mi trovo quando progetto. Se sono in un periodo di frequentazioni amorose, il mio pensiero va più in profodità e capita che mi ritrovo improvvisamente a pensare alle cose negative che mi sono accadute nella vita e trasformarle in qualcosa di positivo. Se sono invece in un mood negativo mi fermo a riflettere su che cosa posso migliorare, cambiare o sviluppare per elevare la mia collezione in termine di stile. Oppure cerco di pensare ai momenti belli della mia vita o ad alcuni ricordi, una volta individuati riesco a campionare magari la palette colori e a loro volta arrivano i movimenti, le forme, le grafiche e le silhouette.
LOI: Quanto sono importanti per te i materiali?
RY: Da designer sento che le materie giocano un ruolo importante per me, é necessario capire perchè vengono utilizzate, quali sono da utilizzare e in che modo possono aiutare l'ambiente.
LOI: Parlando di stile, quali sono i tuoi distintivi?
RY: Sicuramente la tracksuit è un mio trademark, ma quando serve mi metto anche in tiro con dei completi. Posso fare entrambe le cose: a volte sono molto minimale, semplice e indosso un colore unico e altre volte sono più esplosivo in termini di stile. Ma la cosa fondamentale per me è avere un guardaroba con più proposte e più signifcati.
LOI: Qual è la soddisfazione più grande della tua vita?
RY: Vedere che le persone ricevano le mie energie attraverso le mie collezioni e che percepiscano correttamente i significati delle mie sfilate le mie collaborazioni. E ovviamente aiutare il prossimo.