Bebe Rexha "I’m a rock star"
Un talento da musicista perfezionato sperimentando dance, pop e persino reggae. Il suo debut album “Expectations” si è rivelato un successo planetario e ha mostrato le sue capacità da hit-maker. E sono numeri da capogiro quelli smossi in rete, il video di “In the name of love” con Martin Garrix ha raggiunto un miliardo di visualizzazioni su YouTube.
L’OFFICIEL italia: Sei da anni in cima alle charts. Oltre a essere un’interprete sei anche autrice e produttrice. Come vivi la scrittura?
BEBE REXHA: La scrittura fa parte della mia vita e poter continuare a scrivere per me stessa o per gli altri è una benedizione. Le canzoni sono dense di sfumature della mia personalità, i testi riflettono pensieri, sentimenti e soprattutto le mie insicurezze.
LOI: Hai già collaborato con big come Nicki Minaj e Lil Wayne. C’è più strategia o emozione nei featuring?
BR: Collaborare con altri musicisti significa poter dar luogo a uno scambio artistico, e instaurare una vera relazione. Se non mi sentissi emotivamente o creativamente connessa con l’altro non otterrei qualcosa di autentico. Sono fortunata perché posso permettermi di lavorare solo con persone che rispetto realmente.
LOI: Nelle tue canzoni fai spesso riferimento a generi musicali del passato. Cosa c’era di così straordinario nei primi anni duemila?
BR: Amo generi musicali differenti tra loro e mi piace sperimentare. Adoro mischiare il pop con la dance, con il rock and roll, a volte con l’R’n’B, e, devo ammetterlo, anche con sonorità nostalgiche che arrivano dagli anni ’90 ai primi Duemila. Credo siano due decadi fondamentali per la musica.
LOI: “Baby, I’m Jealous” è il tuo ultimo singolo. A cosa ti sei ispirata e com’è stato lavorare con Doja Cat?
BR: È un brano onesto, vulnerabile ma allegro, divertente e ballabile. Si parla di gelosia, quella che può scaturire dal continuo confronto con gli altri, come quando si utilizzano i social media. La mia amica Doja Cat ha aggiunto il suo tocco magico. Per realizzare il concept del video, io e il mio team creativo abbiamo scelto di viaggiare nel tempo per osservare come il sentimento abbia sempre fatto parte dei rapporti a due. Credo sia lecito provare della sana gelosia, non bisognerebbe negarlo.
LOI: Presto scopriremo anche tutto il resto dell’album, cosa dobbiamo aspettarci da #br2?
BR: Siamo solo all’inizio. Altri singoli arriveranno nei prossimi mesi. Sono orgogliosa del secondo disco presto in uscita, non vedo l’ora che arrivi negli stores fisici e digitali. I miei fan l’aspettano con impazienza, sono certa che l’attesa verrà ripagata.
LOI: Le donne devono ancora conquistare spazi nella industry musicale?
BR: L’industria musicale è storicamente dominata dagli uomini ma negli ultimi dieci anni abbiamo assistito a un cambiamento fenomenale che ha portato sempre più donne a ricoprire ruoli di dirigenza. Durante la stagione dei Grammy organizzo l’evento Women in Harmony, che riunisce musiciste, scrittrici e dirigenti. Uniamo le forze creative e ci ricordiamo a vicenda l’importanza dell’espressione femminile nella musica.
LOI: La musica riesce ad appagarti anche di questi tempi?
BR: Per me è uno sfogo, una strada intima e personale che mi consente di esprimermi. Sapere che là fuori c’è qualcuno che, come me, prova determinati stati d’animo mi dà la forza per superare anche i momenti difficili.
LOI: Se dovessi immaginare per noi una playlist “scaccia bad vibes” quali artisti e quali brani selezioneresti?
BR: Includerei Saweetie (rapper statunitense, ndr), ma anche classici gruppi rock come Led Zeppelin, Pink Floyd, The Doors e inserirei “Violent” di Carolsdaughter, “Overwhelmed” dei Royal & the Serpent e ancora “Daisy” di Ashnikko.
TALENTS Bebe Rexha e Raphael Diogo @dt model mgmt
PHOTOGRAPHY Steven Gomillion
ART DIRECTION Gabriel Rey
STYLING Jaclyn fleurant
HAIR Cesar Ramirez @crowd Mgmt
MAKE UP Samuel Rauda @the wall group
NAILS Olivia De Montagnac
PRODUCTION, ART DIRECTION AND CASTING EDITOR Gabriel Rey
PHOTO ASSISTANTS Tyler Chick, Austin Bieber e Marvin Cortes
STYLIST ASSISTANT Charlotte Van Der Wee.