Fashion

I 5 brand emergenti da conoscere nel 2021

5 brand nuovi da conoscere, amati da celeb e capi di stato. Dall'India Dhruv Kapoor, da Parigi Casablanca, dall'Inghilterra Chopova Lowena (tra i fan Harry Styles) e Sonia Carrasco, dall'America Pyer Moss che veste Kamala Harris
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PYER MOSS

Lo stilista tahitiano creatore del brand, Kerby-Jean-Raymond, ha di recente vestito il Vice Presidente degli Stati Uniti d'America Kamala Harris. In uno degli appuntamenti pubblici precedenti l’insediamento, nonché ultimi giorni della presidenza di Trump, la Harris, in occasione di un memorial dedicato alle vittime del Covid-19 tenutosi a Washington, ha scelto di sfoggiare un cappotto lungo color cammello firmato Pyer Moss. Non è stata una scelta casuale, anzi, il messaggio che c’è dietro è piuttosto forte e decisamente esplicito. Oltre ad avere valorizzato la creatività di uno stilista attivo nella comunità black.

Kerby-Jean-Raymond è stato vincitore del CFDA Fashion Fund nel 2018 premiato, come aveva spiegato la giuria, per la sua capacità di celebrare la cultura nera in America. Attivismo e heritage sono le parole chiave del brand fondato nel 2013 che sfila regolarmente a New York e che nel 2018 ha firmato anche una collaborazione con Reebok per una capsule collection di sneakers.

 

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Pyer Moss, collezione PE 2016
Pyer Moss, collezione PE 2016
Pyer Moss, collezione PE 2016
Pyer Moss

SONIA CARRASCO

Sonia Carrasco è un brand di prêt-à-porter femminile disegnato dalla designer spagnola Sonia Martinez che si identifica in uno stile contemporaneo che mescola raffinatezza e avanguardia all’impegno ambientale. La designer desidera allontanarsi dal ritmo veloce dell’industria della moda cercando di offrire un metodo di consumo alternativo e decisamente più consapevole al fine di limitare l’impatto dannoso sull’ambiente. .Stile contemporaneo, salvaguardia dell’ambiente e materiali certificati al 100% sono le caratteristiche che meglio descrivono Sonia Carrasco. Tutti i pezzi sono infatti creati “on demand”, così da evitare l’impatto di carbonio sull’ambiente ma soprattutto fermare la sovrapproduzione del settore. La principale preoccupazione del brand è quella di non usare plastica e prodotti chimici per i propri capi e di assicurarsi che tutte le fibre siano certificate e tracciabili

Sonia prima di fondare il proprio brand ha avuto precedenti esperienze da Alexander McQueen e Céline. La designer ha esordito alla ventiquattresima edizione del 080 Barcelona Fashion con la collezione 33.394759,-124.969482. Le coordinate che caratterizzano il nome della collezione sono quelle dell’ “isola di plastica” nell’Oceano Pacifico (ovvero un enorme accumulo di spazzatura nel bel mezzo dell’oceano). Sonia denuncia apertamente questa problematica dando vita a capi utility e minimalisti  creati con pattern sperimentali e con l’idea dell’ inside-out: le tasche e le cuciture sono volutamente visibili. La designer spagnola, che si è aggiudicata il Government of Catalonia National Award for Emerging Design, ha concepito la collezione come una prosecuzione del suo lavoro precedente, credendo fermamente nel work-in-progress e nell’evoluzione dei capi, e non nella creazione di nuovi.

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Sonia Carrasco, collezione primavera-estate 2021
Sonia Carrasco, collezione primavera-estate 2021
Sonia Carrasco, collezione primavera-estate 2021
Sonia Martinez

DHRUV KAPOOR

Kapoor ha recentemente esordito durante la settimana della moda uomo milanese con il suo streetstyle orientaleggiante. La presentazione digitale vede i modelli aggirarsi all’interno di una stanza con le pareti di legno, un luogo che sembra essere al di fuori dello spazio e del tempo. Nella collezione Oriente e Occidente si incontrano dando vita a capi casual ed estremamente contemporanei: pantaloni e giacche tie-dye, camicie a fiori, giacche con le stampe di città, felpe con la scritta “future is empathy”e “liberty will never perish" , cappotti in pelle nera, capispalla che spiccano per lo stile aviatore dal chiaro sapore vintage ed infine la stampa della tigre, emblema del marchio, che ritroviamo su svariati capi. Accessori di punta sono il bucket hat e le patch di tessuto ricamate che si possono applicare e annodare ai capi per mezzo di nastri che si fissano su gancini in metallo, oppure rimuovere per un effetto più minimal. Fiero del Made in India, Droov non fa delle sue origini un punto di partenza, ma bensì un core alla base con simboli come la tigre, i murales e i palazzi di Nuova Dehli. 

Dhruv Kapoor è uno stilista indiano classe 88’ che si è formato presso il National Institute of Fashion Technology di Nuova Delhi e che ha poi collaborato con Vogue India come assistente digital editor per un breve periodo nel 2010. Il giovane si trasferisce poi a Milano per completare i suoi studi con un Master alla Marangoni e ben presto entra a far parte del team che si occupa della linea donna di Etro. Nel 2014, una volta tornato in India, Kapoor presenta la sua prima capsule collection a Mumbai, ottenendo ottime recensioni dalla stampa indiana e internazionale durante la Lakme Fashion Week. Il brand è stato inoltre premiato con il Vogue India Fashion Fund 2015 dopo essere stato riconosciuto come il miglior talento tra i designer emergenti del paese. Nel 2017 e nel  Dhruv  è stato poi elencato come uno dei 50 giovani indiani più influenti da GQ India , che nel 2018 GQ lo ha premiato il designer con il “premio di giovane designer”. Nel 2019, Kapoor ha inoltre ottenuto un riconoscimento come Designer of the year- womenswear da Vogue India.

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Dhruv Kapoor, collezione autunno-inverno 2021
Dhruv Kapoor, collezione autunno-inverno 2021
Dhruv Kapoor, collezione autunno-inverno 2021
Dhruv Kapoor, collezione autunno-inverno 2021
Dhruv Kapoor

CASABLANCA

Il Brand di menswear Casablanca viene fondato nel 2018 dal designer Charaf Tajer. Il marchio prende il suo nome dalla città marocchina dove i genitori di Tajer si sono incontrati lavorando fianco a fianco in un atelier di abbigliamento e dove il designer ha trascorso le sue estati da bambino. L’ ultima collezione Autunno-Inverno 2021 di Casablanca si ispira alla città francese di Monaco, patria dei casinò ma anche delle auto da corsa. Il glamour delle notti al casinò incontra l'estetica diurna dell'abbigliamento di Formula 1 in una collezione che è un tripudio di rombi, stampe con i semi delle carte e colori sgargianti. Per saperne di più leggete qui questo articolo.

Il brand fondato nel 2018 da Charaf Tajer, già co-founder di Pigalle e amico di Virgil Abloh, e presente fin da subito fra gli appuntamenti della Paris Fashion Week. La collezione Primavera-Estate 2021 è stata realizzata da Tajer come risposta ottimista alla negatività del lockdown, che il creative director del brand si è trovato costretto a passare alle Hawaii, dopo essersi recato lì in Marzo per condurre ricerche sulla sua collezione autunnale. Ma l’esperienza lo ha portato a riversare l’estetica tropicale degli scenari hawaiani nel range espressivo della collezione: un tripudio di fiori e palme, colori psichedelici incastonati in silhouette anni ’70 ispirate ai club tennistici, tutte stampate sulle camicie in seta.  Lo stile dell’intera collezione, nel suo richiamo all’estetica mediterranea, è una risposta al clima teso e opprimente del 2020. Le camicie stampate sono inconfondibili e costituiscono ormai un marchio di fabbrica. Charaf Tajer è stato inoltre nel 2020 uno dei vincitori del Premio LVMH. In ultimo ha collaborato con New Balance per una capsule di sneakers.

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Casablanca, collezione autunno/inverno 2021
Casablanca, collezione autunno/inverno 2021
Casablanca, collezione autunno/inverno 2021
Casablanca, collezione autunno/inverno 2021
Charaf Tajer

CHOPOVA LOWENA

Sicuramente uno dei nomi più di punta del 2020, Chopopa Lowena ha registrato un incremento di interesse grazie a visibilità internazionale data da Harry Styles e un progressivo clic alla ricerca di novità. Il brand è stato fondato da Emma Chopova e Laura Lowena che insieme formano un mix and match culturale unico. Chopova è nata in America da genitori bulgari mentre Lowena viene dal Regno Unito. Si sono incontrate alla Central Saint Martins di Londra quasi dieci anni fa dopo aver condiviso l'amore per il fatto a mano. Il capo iconico? Il kilt-gonna genderless fatto di tessuti second-hand tradizionali bulgari, plissettati e tenuti insieme da gancini e anellindi metallo montati su cinturoni di pelle. Punk e couture insieme.

Il rispetto per l’ambiente è alla base di tutte le produzioni del brand: per ridurre al massimo l'impronta di carbonio del marchio, i capi sono realizzati a mano in Bulgaria e in Inghilterra, un approccio che evita i costi di spedizione dei materiali e sostiene la produzione artigianale su piccola scala.

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Chopova Lowena, collezione autunno/inverno 2019
Chopova Lowena, collezione autunno/inverno 2019
Chopova Lowena, collezione autunno/inverno 2019
Una delle gonne marchio di fabbrica di Chopova Lowena
Laura Lowena e Emma Chopova

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