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From Planet to Plate, al Yeast Photo Festival

In Salento, al via la terza edizione del Yeast Photo Festival, foto, reportage e documentari per un consumo consapevole del cibo.

Dalla serie Kukbuk © Kateřina Sýsová
Dalla serie Kukbuk © Kateřina Sýsová

Cosa mettiamo nel piatto? Tenta di raccontarlo, attraverso reportage, documentari, sperimentazioni e storie di resistenza, Yeast Photo Festival, dal 19 settembre al 3 novembre in alcune location del Salento. Un approccio artistico e visivo sulle conseguenze delle nostre abitudini alimentari, e non solo a livello climatico. L’obiettivo di fotografi e video maker, infatti, è puntato su sistemi di produzioni, sulle filiere, le abitudini che stanno incidendo su più aspetti: sociali, culturali, ovviamente economici, in tutto il pianeta.

Non un problema che possiamo demandare agli altri. “Ci concentriamo più che mai", spiega Edda Fahrenhorst, direttrice artistica del festival, "sulla questione che riguarda l’impatto delle abitudini alimentari individuali sul Pianeta. E non solo, anche su come il consumo di cibo degli esseri umani abbia un effetto in ambito sociale e, non ultimo, sulla crescente catastrofe climatica. In quindici lavori, provenienti da molti Paesi del mondo (molti inediti in Italia), saranno presentati diversi aspetti della questione per stimolare la riflessione e la discussione”.

© Pablo Ernesto Piovano

I progetti hanno diverse sedi. A Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino, tra gli altri, verranno presentati The Human Cost, il lavoro del fotografo documentarista argentino Pablo Ernesto Piovano, che ha percorso oltre 15mila km nel suo Paese per dimostrare le gravi conseguenze degli agrofarmaci, come il glifosato. Stessa location anche per In Food for Thought, del fotografo e regista Kadir van Lohuizen che indaga l’impatto che il nostro consumo alimentare ha sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia.

Rimaniamo a Matino per l'opera Green Shades, del regista tedesco Axel Javier Sulzbacher che si concentra sulle coltivazioni estensive dell’avocado, causa non solo della devastazione delle foreste ma anche di traffici illeciti e infiltrazioni dei cartelli della droga, attratti dagli enormi profitti generati dal suo commercio.

Dalla serie Green Shades © Axel Javier Sulzbacher.

Ci spostiamo a Lecce, nel Chiostro dell’Antico seminario per Waha واحة (oasi, in italiano), dell’artista visivo Seif Kousmate, cresciuto nel Sud del Marocco, e che vuole approfondire la conoscenza della vita intorno alle oasi. E' invece esposta nella Chiesa di Santa Maria La Nova a Recale (Lecce), The Forest Knows, che celebra la resistenza indigena alla devastazione dell’ecosistema, con la vicenda del popolo Asháninka del villaggio di Apiwtxa, narrata attraverso gli scatti di Nicoló Lanfranchi

Torniamo in Italia, nella sede di Masseria Le Stanzíe a Supersano (Lecce), per Tropicalia, del duo fotografico Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, che analizzano il cambio del paesaggio siciliano, e l’avvento di coltivazioni tropicali. Ma sono tanti gli appuntamenti e i racconti dei maestri della fotografia in mostra fino a inizio novembre.

Dalla serie Tropicalia © Jean-Marc Caimi & Valentina Piccinni

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