E se una borsa fosse disegnata da Marcel Wanders? A Milano apre Up To You Anthology
Non borse, non solo design, ma oggetti unici da indossare. Design e moda si incontrano in Up To You Anthology.
Con questa mission il brand di pelletteria Up To You Anthology, nato nel 2019, ha chiamato a collaborare alcuni talenti visionari, desginer e architetti, sfidandoli a cimentarsi in un'impresa nuova e invitandoli a disegnare la loro borsa ideale. Guest star come Nendo, Giulio Cappellini, Naoto Fukasawa, Vincent Van Duysen, David Chipperfield e Zaha Hadid Design Studio hanno realizzato per Up To You Anthology ognuno un modello di borsa. Ideatore del progetto è Nicolò Gavazzi, giovane imprenditore, con cui abbiamo fatto una chiacchierata.
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"Venendo dal mondo del design, ho avuto modo di conoscere grandi artisti e architetti. Ho voluto tentare di metterli alla prova- e mettermi alla prova- su una cosa diversa: realizzare delle borse. Un oggetto di moda ha sempre più ampia visibilità di un oggetto di design e arriva prima agli altri", spiega Nicolò Gavazzi, ideatore del progetto, con un passato da Boffi e De Padova.
Un progetto che punta sulla libera creatività, dando vita ad una non-collezione di borse speciali, espressione personale della cifra stilistica di ciascun designer. "Ognuno ha realizzato la propria borsa irreplicabile: gli stili sono molto pertinenti a quella che è la mano del designer. In ogni prodotto finale è riconoscibilissimo il lavoro di Elena Salmistraro, Nendo o Cappellini, non potrebbero essere di qualcun altro", spiega sempre Gavazzi.
Nell'era del dell'e-commerce, del refrattario limbo a-fisico, Nicolo Gavazzi punta sulla fisicità dello spazio e apre a Milano, in corso Venezia 23, lo shop del brand Up To You Anthology. Il progetto è nato come una startup e con il solo shop online, poi si è manifestata l'esigenza di trasferire la realtà anche nella fisicità di uno store. È un progetto radicato sul territorio, dove l'artigianato italiano incontra il design internazionale attraverso nomi di punta contemporanei. "Quello da cui non prescindiamo è l'artigianalità. Nello stesso modo non potevamo più fare a meno dello shop fisico. È importante farle vedere le borse, permettere di toccarle, raccontarle." Sono circa sette i fornitori e gli artigiani, tra Toscana e Lombardia, che garantiscono una qualità alta e permettono di realizzare dei prodotti unici e irripetibiili. È forse questa la frontiera del nuovo lusso? Un oggetto-unicum, apparentemente unbranded, ma che acquisisce valore proprio nel momento in cui è il solo nelle mani di chi lo acquista. "Non stiamo acquistando una borsa. Ma stiamo sposando un'idea. C'è un livello di connessione intimo con chi quella borsa l'ha ideata e realizzata."