A Piazza di Siena con Aston Martin, tra sport e (tanto) glamour
Dal 23 al 26 maggio Aston Martin è partner per il secondo anno di fila del Concorso Ippico di Piazza di Siena a Roma, dove presenta l’ultima evoluzione della DBX707. Marco Mattiacci - Chief Brand and Commercial Officier di Aston Martin Lagonda - ci racconta l'evoluzione Luxury Lifestyle del brand. Che porta sul prato di Piazza di Siena la monoposto F1 guidata da Fernando Alonso.
Il meglio dell'equitazione mondiale fa tappa a Roma. Con il Concorso ippico "CSIO di Roma Piazza di Siena - Master d’Inzeo", che dal 1921 si tiene nella splendida cornice di Villa Borghese. Evento sportivo ma anche mondano, che ha richiamato la presenza di tante celebrity sugli spalti di Piazza di Siena, complice la calda primavera romana. Come l'attore della serie Netflix "Emily in Paris", Lucien Laviscount, o l'influencer Mattia Stanga. Entrambi seduti nella tribuna Aston Martin, brand automotive di lusso presente al Concorso di Piazza di Siena con un Trofeo e la presentazione della nuova arrivata - la DBX707. E che nel 2024 festeggia il 60esimo anniversario da quando l'iconica DB5 venne usata per la prima volta sul set di James Bond.
Marco Mattiacci, passato decennale in Ferrari e ora Chief Brand and Commercial Officier di Aston Martin Lagonda, ci fa gli onori di casa. Presentandoci l'evoluzione Lifestyle che il brand automotive britannico ha avviato, tra biciclette in titanio in collaborazione con J. Laverack e appartamenti esclusivi vista Oceano Atlantico a Miami. L'obiettivo? Creare una community extra-lusso attorno alle iconiche vetture della casa automobilistica di Gaydon.
LOFFICIEL ITALIA: C'è un accessorio al quale non potrebbe mai rinunciare?
MARCO MATTIACCI: Considerando che il telefono non è più un accessorio ma un'estensione del nostro corpo, la mie sneakers Adidas.
LOI: Si racconta che sulla sua Aston Martin Paul McCartney abbia cominciato a canticchiare a melodia di Hey Jude, lei cosa ascolta mentre si mette alla guida?
MM: Io sono musicalmente onnivoro, il mio mondo è costantemente circondato da musica. L'unico momento in cui non ascolto musica sono i meeting con il board di Aston Martin. Ascolto musica classica, amo le Variazioni Goldberg, sono appassionato di musica anni 60-70 brasiliana, dei Beatles, e poi ancora rock... Ho una libreria musicale sconfinata.
LOI: Quando guarda per la prima volta una vettura dove cade l'occhio?
MM: Sicuramente il design. Nel senso che deve essere sexy, non ci deve essere il dubbio che sei attratto da quella vettura. Poi c'è una maniera un po' più tecnica, professionale, di guardare ad una vettura. Però sicuramente la parte design, gli interni, il volante di una vettura. Tutte quelle parti che inevitabilmente ti attraggono.
LOI: Quindi un'automobile può essere sexy?
MM: Deve. Se fai mobilità, ovvero andare da un punto A a un punto B, la funzionalità deve essere superiore ad ogni altro aspetto. Nel settore delle auto di lusso invece il sex appeal la fa da padrone. E credo che Aston Martin abbia una sensualità incredibile, unica. In un mondo dominato da una certa sensualità testosteronica offerta per alcuni dei nostri competitor, la nostra è una sensualità dedita all'eleganza, profondamente sexy.
LOI: Guida una Aston Martin?
MM: Sì.
LOI: E dove le piace guidarla?
MM: Nell'Oxfordshire, quando tutte le mattine vado da Oxford a Gaydon, la sede di Aston Martin.
LOI: Com'è diventata l'auto di James Bond?
MM: Non ci fu una strategia comunicativa. Il regista di Goldfinger, Guy Hamilton, cercava una macchina sexy. Camminando per il centro di Londra, vide una DB5 e la volle come auto di James Bond. Tuttavia, arrivata sul set, la vettura era inutilizzabile perchè verde scuro.
LOI: E cosa succese?
MM: La DB5 venne ridipinta dalla produzione del film con un colore rimasto indossubilmente legato a quel modello, il "Silver Birch".
LOI: Cosa deve suscitare la guida di un'Aston Martin?
MM: Siamo in un momento storico in cui la digitalizzazione sta prevalendo sull'aspetto umano. Aston Martin vene emozioni, adrenalina, sogni. Alla guida di una nostra vettura si ritrova un po' quell'intensità, trovando il giusto bilancio tra digitale e analogico. Se in tanti ascoltano la musica dalle AirPods, c'è anche un grande ritorno del il vinile il vinile. Questione di lusso.
LOI: Come potrebbe definire il lusso? e che cos'è il lusso per Aston Martin?
MM: Lusso non è solamente un discorso legato all'esclusività di un prodotto, ma anche all'innovazione - le tecnologie che si trovano all'interno della nostra Valkyrie, una delle vetture più moderne al mondo, le ritroverai tra 3-4 anni in vetture di medio range -, al saper fornire un servizio super customizzato, al sapersi raccontare. E poi oggi un fattore estremamente distintivo è la community che gira attorno a un brand lusso. La comunità di persone che oggi può comprare una Aston Martin è composta da 7 mila persone in tutto il mondo. Però la nostra community è molto più estesa, pensa solamente a quanti fan attrae la scuderia di Formula 1.
LOI: In quest'ottica avete creato le prime abitazioni firmate Aston Martin...
MM: Si, a Miami. Stiamo cercando di crescere in situazioni dove ci sono potenziali clienti, ai quali portare l'esperienza e la visibilità del marchio. Ed è un esercizio che probabilmente replicheremo con molta attenzione. Abbiamo fortissimo interesse dall'Asia, dal Medio Oriente, dall'Europa quindi vogliamo solo essere molto selettivi nel dove stiamo andando.
LOI: Nel dibattito italiano le biciclette sembrano essere diventate nemiche delle automobili e viceversa. Voi avete creato una bicicletta ad altissima tecnologia. Com'è nata quest'idea?
MM: Mare Craigman, il nostro Chief Creative Designer ha conosciuto questa persona che creava biciclette di altissimo livello ma con pochi volumi in termini di prodotto. E abbiamo iniziato questa splendida collaborazione.
LOI: Se pensiamo ad Aston Martin, il legame con i tornei equestri inglesi è secolare. Come mai avete scelto di sponsorizzare Piazza di Siena a Roma?
MM: Cerchiamo unicità, di associarci con cose uniche e bellissime. Questo è uno sport che richiede tantissima disciplina, tantissimo sacrificio. E dietro ad esso si ritrova una tradizione millenaria. Tutti valori che si trovano in Aston Martin.
LOI: Come si evolverà Aston Martin?
MM: La parola evoluzione è importante. Ci siamo chiesti se il mondo avesse bisogno di Aston Martin. La risposta è stata sì. C'è la F1, dove abbiamo milioni di fan, c'è la Valkyrie, della quale abbiamo venduto in un anno 250 vetture. Tanti brand lusso sfioriscono col passare di una o due stagioni, noi ci siamo dati obiettivi a lungo termine. Ci sarà Aston Martin fra 10 anni? Sicuramente.