Flower Power, lo storico party torna al Pacha di Ibiza
Al Pacha Ibiza torna in veste totalmente rinnovato il FLOWER POWER, emblema iconico dell’edonismo dello spirito libero dell'Isola. Pacha Ibiza dal 1973, è statement locale e globale di musica e divertimento, un riferimento della cultura della vita notturna. Per la opening week della stagione 2024 i protagonisti sono stati: il Resident Bora Uzer, la cantante Sophie Ellis-Bextor e Kiddy Smile.
Ibiza è il Pacha, Pacha è Ibiza. Questa la frase di accoglienza al El Hotel Pacha, che si fa portavoce dello statement del gruppo: altisonante e glorioso. Perchè si, il Pacha Ibiza ha fatto la storia e la gloria dell’Isola dal lontano 1973 con il suo fondatore Ricardo Urgell. Urgell è un personaggio rocambolesco che tutti conoscono, ma forse ancora in pochi si ricorderanno, di quando entrò nel club a cavallo con una ragazza appena vestita; un’immagine - quasi storica - che ha introdotto il Club nel diventare icona della vita da discoteca. Pacha era anche simbolo della libertà hippie di Ibiza, dei festini notturni in ode alla lune, in barca o in qualche luogo sperduto. Un modus vivendi autentico, sfrontato e spensierato che lo ha reso molto più di una discoteca. Gli anni '80 videro ogni icona del decennio varcare le porte del locale in continua espansione, da Julio Iglesias a Grace Jones fino all’enfant terrible della moda Jean-Paul Gaultier. Arriviamo ai 00s, dove il Pacha fu uno dei primi a incanalare lo spirito musicale pop di quegli anni con nomi come gli Swedish House Mafia, Luciano e un astro nascente della consolle David Guetta, che sarebbe esploso di lì a breve. Con una continua ricerca di Dj e talenti, nelle due decadi a venire, che possano continuare a infiammare le sue serate ed incanalarne lo spirito non comune.
E se Ibiza è il Pacha, Pacha è anche Flower Power. Una celebrazione nostalgica e a ruota libera dell’amore, della musica e della bohémien – che resta il format più longevo del club. Un cenno al passato forse, ma una festa che riesce ancora ad attrarre una nuova generazione, e che quest’anno - per l’estate 2024 - torna in una veste completamente rinnovata. Quattro capitoli: Holi Ibiza, Army of Flower, Circodelia e Future of Freedom. Emblemi di uno spirito retrò costantemente rivolto al futuro, che ha portato il Flower Power tra i sound della new wave hippie- house contemporanei, iniziando proprio dal Resident DJ turco Bora Uzer. Uzer si alternerà nelle serate con ospiti eccezionali (74 in totale), da Grace Jones, Boy George, Róisín Murphy e Sophie Ellis Bextor che ha aperto l’opening della stagione il 18 maggio con la sua Murder on the Dancefloor. Ballerini in costume, mimi eccentrici, boa di piume colorati, ventagli e neon di tutti i colori per ballare, cantare e divertirsi seguendo le flower power vibes della serata. Uno spettacolo che supera la semplice serata in discoteca, diventa intrattenimento e ricorrenza.
Il Pacha Ibiza è pronto per una nuova stagione monumentale con artisti residenti di fama mondiale tra cui: CamelPhat, Bedouin, Robin Shulz, Solomun e Marco Carola, protagonista dell'opening season 2024 il venerdì 17 maggio. Dedicato a presentare gli artisti più in hype del momento, Pacha Ibiza ospiterà anche una serie di eventi limitati con artisti del calibro di Anitta, il trio Keinemusik, Peggy Gou, Hugel, Roger Sanchez, ANOTR, Köslch e Ida Engberg, Ben Böhmer, Loco Dice, Purple Disco Machine e molti altri.
Il Gruppo Pacha negli anni ha esteso il proprio marchio cercando di implementare il suo spirito e l’heritage che lo caratterizza in diversi settori e destinazioni che includono anche El Hotel Pacha, dirimpetto al club nel cuore di Marina Botafoch, così da garantire una comfort experience a 360°, in puro stile Pacha e le iconiche due ciliegine rosse.
Per vivere al meglio l’Isola non è possibile escludere il Pacha dalla nightlife così come dalla giornate. Che sia il Club, il Destino Pacha Hotel - con la sua pool terrace - o El Hotel Pacha, almeno una volta la tappa risulta quasi obbligata. Una community, questo uno dei goal del Pacha Group, molto vicina all’idea di famiglia, di condivisione del tempo quanto degli spazi. Perchè del resto: Pacha è ibiza, Ibiza è Pacha.
10 minutes interview with: Bora Uzer
Al Pacha Hotel abbiamo incontrato il DJ, e resident del Pacha, Bora Uzer, con lui abbiamo parlato di musica, progetti e estate.
L'OFFICIEL ITALIA: Com'è stato il viaggio da musicista, iniziato al Conservatorio di Rotterdam per ottenere una residenza al Pacha Ibiza?
Bora Uzer: Ho studiato jazz e composizione all'età di 16 anni. Quindi allora la musica che suonavo era molto diversa rispetto a quella di oggi. Alla fine, suono musica: e la musica mette insieme anche mondi molto diversi.
LOI: Qual è il tuo momento o esperienza preferita che hai condiviso sulla pista da ballo del Flower Power? (O in generale un'esperienza particolare che ricordi loegato al tuo lavoro)
BU: L'esperienza che ogni volta mi tocca di più è il legame con il pubblico. Ciò che mi piace è creare momenti per loro, è perfino più importante che suonare djset perfetti. Mi piace sentire la gente, toccarli, viverli e creare per loro e con loro. Quando vivo questi momenti, mi sento vivo, sono davvero unici.
LOI: Flower Power è stato introdotto per incarnare i temi della pace, dell'amore e dell'unità. Come incorpori questi concetti celebrativi nella tua musica e nelle tue esibizioni dal vivo tramite concerti?
BU: Questi concetti sono al centro della musica in generale. Non si può fare musica senza. Devo onorarli. Questo è anche uno dei nuclei di Flower Power. Non devo fare molto, è già tutto lì. E per quanto riguarda le mie performance: penso che non suonerò tutti i vecchi classici. Questo è già stato fatto. Nella musica elettronica succede sempre qualcosa, c'è così tanto spazio. E se sai come attaccare quello spazio, creerai costantemente cose nuove. Ed è questo che voglio fare. Usare quegli elementi retrò che fanno parte del Flower Power, e che lo hanno reso icona, e unirli alle nuove tecnologie.
LOI: Potresti condividere alcune delle influenze e ispirazioni dietro la tua musica e anche le tue performance dal vivo?
BU: Le mie performance avvengono in questo momento. Io non mi preparo. Non voglio sapere cosa sto facendo perché se so cosa sto facendo, per me è un problema. Diventa noioso e se io mi annoio, ti annoierai anche tu. Guardo i brani semplicemente come se fossero colori e opero come nei colori. Non uso le cuffie quando suono, ho i colori e ci gioco. Li seguo e così incanalo le energie della serata.
LOI: Così si possono portare i giovani al Flower Power? Anche con le loro reference musicali così diverse?
BU: Hanno riferimenti diversi, ma la buona musica non viene solo dal passato. Ora ci sono musicisti incredibili. Mescolare i mondi funziona, anche perchè non si ha buona musica senza conoscere quella del passato. E penso che siamo nella direzione giusta, io stesso collaboro con un producer incredibile, e molto giovane.
LOI: Cosa rende così unico suonare in un posto come Ibiza?
BU: Ibiza è unica. C'è gente da tutto il mondo che viene qui, per una ragione: energie diverse, culture diverse. Sono tutte qui insieme. Non c'è niente di meglio di così, sopratutto per un artista. Vai a Ibiza, suoni per tutti, ogni anima, ogni colore. È proprio lì.