Interviste

Who's Tedua: il rapper si racconta tra musica e cinema

Tedua, 28 anni e 1 milione di follower su Instagram, è uno dei rapper più amati e seguiti. Ora è al cinema con il film "L'Ombra di Caravaggio" di Michele Placido insieme a Riccardo Scamarcio, Micaela Ramazzotti, Louis Garrel e Isabelle Huppert.

Un ritratto del rapper Tedua.
Un ritratto del rapper Tedua.

Mentre parliamo è appena arrivato a Roma, dopo la presentazione del film "L'Ombra di Caravaggio". Tedua è entusiasta, ma anche ansioso di ricevere i primi commenti da amici, stampa, fan. La sua prima prova sul grande schermo lo vede nei panni di Cecco, il pupillo del pittore Caravaggio recitando al fianco di Riccardo Scamarcio (Caravaggio), Louis Garrell (L'Ombra, la spia incaricata dalla curia di inseguire il pittore) e Isabelle Huppert (Costanza Colonna): "Il confronto con dei giganti del cinema ti insegna a mettere da parte l'ego e chiedere più a te stesso. L'umiltà è il segno dei grandi, nessuno mi ha risparmiato un consiglio, un insegnamento, una parola gentile". Mario Molinari prima di essere Tedua - anagramma che deriva dal nome d'arte Duate, quando i rapper anagrammavano tutto secondo la tecnica del verlan francese - viveva a Cogoleto, facendo la spola tra la periferia di Genova e Milano. "Non ho mai voluto raccontare con il rap il mondo sporco della periferia, c'è chi lo ha vissuto più di me, è giusto che la penna che ne scrive sia quella di qualcun altro. Sai, non rimprovero chi finge, ma voglio essere me stesso senza alcuno sforzo. L'unica cosa che non sopporterei è dimenticarmi chi sono e da dove vengo, quanto il successo abbia tardato a arrivare pesando sulle spalle di mia madre". Se "Vita Vera" e "Vita Vera-Aspettando la Divina Commedia" lo hanno portato al successo in pochissimo tempo e “La Divina Commedia”, il nuovo album in arrivo, è uno dei prodotti discografici più attesi del 2023 nel mondo del rap italiano, "non è detto che la risposta del pubblico sia la stessa, scriviamo canzoni, giochiamo con le emozioni, non progettiamo cose a tavolino." De la "Divina Commedia" non può dire molto: "Come recita il titolo sarà un viaggio, intimista e riflessivo come sono io." E dell'attesa durata quasi 3 anni: "Uscirà nel momento giusto per il destino di questo disco. Credo anche sia giusto concepire un'opera come un album rispettando il ritmo creativo evitando sia quello incalzante dell'industria a dettare il tempo".

Scorri verso il basso per scoprire l'intervista al rapper Tedua, al cinema con  il L'Ombra di Caravaggio.

head person face formal wear portrait photography

Se il poema dantesco l'avesse scritto Tedua, Caravaggio si troverebbe in un limbo: si può condannare l'uomo senza obliare l'artista? "Per la chiesa del tempo sarebbe nel girone dei blasfemi. Io come pittore lo salverei, come uomo non gli avrei risparmiato l'Inferno: non c'è assoluzione per chi uccide". Come Dante racconta le luci e le ombre della società, Caravaggio porta nelle chiese le storie dei poveri cristi. "È stato un bravissimo casting director. Secoli fa ha anticipato ciò che la moda sta tentando di fare ora: portare in scena l'umanità". L'intervista scorre veloce. Parliamo di responsabilità e coscienza collettiva, soffermandoci sul ruolo dei rapper oggi: "Non amo pensarmi responsabile degli altri. Quando ci riferiamo a creatori e artisti preferisco parlare di influenza e trasmissione di energia". Alla domanda se oggi Tedua sia rapper, attore, performer, modello, risponde: "Un po' tutto. Cerco di non perdere la bussola e rischiare di tenere il piede in più scarpe perchè incapace di eccellere in qualcosa, ma tendo a collegare tutto ciò che ha a che fare con l'arte performativa: scrittura, performance, recitazione, musica. Sono alla soglia dei 28 anni e cerco di andare oltre ai miei naturali confini".

Tags

Articoli consigliati