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Intervista ad Alessio Lapice

Novità al cinema: "Il primo re"

Alessio Lapice
Alessio Lapice

Il 31 Gennaio esce al cinema "Il primo Re", film che racconta la storia di Romolo e Remo, crudo, vero e con protagonisti Alessandrpo Borghi e Alessio Lapice. 

Una pellicola interessante perchè interamente girata in Italia, fuori Roma, con un grande sforzo fisico da parte degli attori e della trouppe, una regia di livello affidata a Matteo Rovere e scene epiche. 

Abbiamo incontrato Alessio Lapice per farci raccontare qualche insight dal set, progetti futuri e regalarci una perla di stile. 

Quanto è stato duro prepararsi a "Il primo re" e soprattutto quanto è stato girarlo?
La preparazione per Il primo re è stata molto intensa, abbiamo iniziato ad allenarci circa due mesi prima di girare con un grandissimo gruppo di stuntman, forse un’ottantina, non saprei dire di preciso. abbiamo lavorato sia sulla parte atletica, dal momento che molte battaglie e scene del film richiedevano un’altissima preparazione fisica, e allo stesso tempo è stato fatto un duro allenamento anche sull’uso vero e proprio delle armi. Insieme agli stunt-man, al regista Matteo Rovere e agli sceneggiatori abbiamo fatto uno studio antropologico e storico sul personaggio, e in questo è rientrato anche il lavoro con le armi, per imparare ad utilizzarle proprio come avrebbero fatto Romolo e Remo nel 753 a.c. La preparazione è avvenuta in un capannone molto grande, alle Capannelle (Roma). Ci allenavamo tutti i giorni in un circuito con pesi, sacco da box, le battaglie sono state montate come delle coreografie, e in questo il lavoro d’insieme è stato fondamentale, perché era importante che tutti fossero preparati allo stesso livello e sapessero bene i movimenti, abbiamo utilizzato delle armi che non erano affilate, certo, ma erano comunque molto pesanti, e usandole male avresti rischiato di fare male ad un compagno. Il set è stato ancora più duro: abbiamo girato nel fango e al freddo, in ambientazioni incredibilmente precarie, estreme, forti. 

Tre aggettivi per descriverti? 
Tenace, impulsivo, e uno che ci fa rima, compulsivo.

I tuoi progetti futuri?
Sto girando una serie tratta dai gialli di successo di Mariolina Venezia e ambientata in Basilicata, per ora il titolo provvisorio è “Le avventure di Imma”. Il regista è Francesco Amato, un cineasta davvero talentuoso che viene da un bel film, “Lasciati andare”, con Toni Servillo e Luca Marinelli, e sta dando alla storia un taglio vivo e un ritmo da commedia. Sono molto felice di lavorare con lui. La serie andrà su Rai1 in sei prime serate, io sono il protagonista maschile accanto a Vanessa Scalera che è la protagonista femminile; e poi c’è un cast di attori eccezionali, come Massimiliano Gallo, con cui ho avuto la fortuna di lavorare anche nel film che mi ha regalato il Nastro d’Argento “Nato a Casal di Principe”, Carlo Buccirosso, Toni Laudadio, Marcello Romulo, Daphne Scoccia, Giorgio Colangeli e molti altri. Nel futuro prossimo ci sono già altri progetti futuri, ma per il momento è ancora prematuro parlarne, aspettiamo che si concretizzino. 

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