Laura Dern e Ellery Harper sono una coppia "Sustainability Driven"
Laura Dern e il figlio Ellery Harper interpretano la capsule collection sostenibile e no gender creata da Proenza Schouler per Mercedes Benz.
All’avanguardia nello sviluppo dell’automotive sostenibile, con l’obiettivo di portare entro l’anno prossimo ad otto i modelli di auto elettriche in vendita, e nell’ambito di una strategia a lungo termine di produrre entro il 2039 solo auto a 0 emissioni, Mercedes-Benz ha sempre utilizzato in modo organico la moda per comunicare il proprio concetto di lifestyle, istituendo partnership con le Fashion Week di tutto il mondo all’insegna di valori condivisi come l’altissimo livello di attenzione al dettaglio, la craftmanship e l’innovazione. Da dieci anni il brand finanzia anche il Sustainability Prize legato al festival di Hyères. Nella nuova capsule collection creata con Proenza Schouler l’enfasi è proprio sulla sostenibilità, e per raccontarla Mercedes-Benz ha coinvolto Laura Dern, l’attrice americana entrata nell’immaginario collettivo nel 1990 come protagonista di “Cuore selvaggio” di David Lynch, vincitrice l’anno scorso di Oscar, Bafta e Golden Globe come miglior attrice non protagonista per “Storia di un matrimonio”.
L’OFFICIEL ITALIA: Al di là della popolarità di attrice, tu sei la testimonial ideale per questo progetto, perché sei una nota ambientalista (oltre che attivista per parità di genere, diritti degli immigrati, diritto all’aborto, controllo delle armi e molte altre cause).
LAURA DERN: Anche se continuo tutti i giorni a imparare come contribuire a salvare il pianeta, sono 30 anni che supporto e mi impegno a far conoscere organizzazioni come Oceana, NRDC (Natural Resources Defense Council), Greenpeace, perché è fondamentale lottare tutti insieme per salvare la nostra casa comune. Credo che questo progetto di Mercedes-Benz sia un altro step nell’avviare un processo di acquisizione della consapevolezza che la sostenibilità è un lusso, che prendere in considerazione il benessere del pianeta in ogni piccola o grande scelta quotidiana che compiamo è un lusso, e che il vero lusso coincide con la sostenibilità
LOI: Avevi già lavorato con tuo figlio?
LD: No ed è stato bellissimo, molto creativo. Io ho iniziato a recitare da bambina e ho girato parecchi film con mia madre (Diane Ladd), tra cui “Velluto blu” e “Cuore selvaggio”, adesso ho finalmente capito come doveva sentirsi lei. E poi i miei figli (Ellery e Jaya Harper) sono estremamente coinvolti, come molti ragazzi della loro generazione, nella realizzazione di un futuro sostenibile.
Scorri verso il basso per scoprire l'intervista con l'attrice Laura Dern
LOI: Che rapporto hai con Jack McCollough e Lazaro Hernandez di Proenza Schouler?
LD: Ammiro moltissimo la loro moda, un amore condiviso con Renata, il mio personaggio di “Big Little lies” che nello show indossa i loro capi. Siamo diventati amici dopo un Met Ball di tanti anni fa in cui mi avevano vestita. E ammiro il loro serissimo impegno su tutti i fattori di una produzione sostenibile, dalle materie prime alla distribuzione al riciclo. Più in generale mi piace il loro commitment verso un mondo più connesso e inclusivo, di cui è un esempio anche la gender fluidity di questa capsule.
LOI: Qual è il tuo pezzo preferito della capsule?
LD: Mi piacciono la t-shirt, il maglione, ma ammetto di essermi innamorata soprattutto della coperta di cashmere, così calda, avvolgente e cocooning.
LOI: Come è stato lavorare con Harley Weir?
LD: Non avevo mai lavorato con Harley prima anche se conoscevo il suo lavoro e ne ero una fan e a mio figlio piaceva già moltissimo, credo abbia l’occhio della film maker. Penso sia stata bravissima a togliere all’idea di sostenibilità quello stigma di sacrificio, scarsità, privazione che molti le attribuiscono. Sostenibilità e lusso non sono affatto in contraddizione, anzi. È un lusso respirare aria pulita. È un lusso potersi bagnare in un’acqua pulita. È un lusso appartenere a una community in buona salute.
LOI: Quali sono stati i ruoli fondamentali della tua carriera?
LD: Mio padre (l’attore Bruce Dern) risponderebbe: il prossimo! L’ha sostenuto per tutta la vita e continua a dirlo oggi a 83 anni. Sono tanti i ruoli che amo e nei cui confronti mi sento ancora oggi protettiva, Lula di “Cuore selvaggio” è stato sicuramente uno di questi, ma il mio preferito in assoluto è quello della protagonista di “Citizen Ruth”, il primo film di Alexander Payne. Proprio come David Lynch mi aveva spinta oltre i miei limiti con “Velluto blu” e “Cuore selvaggio”, facendomi esplorare le sfumature dell’amore e della sensualità, Ruth, drogata senza un soldo e homeless, ma comunque protagonista di una commedia, mi ha permesso di trovare humour e gioia anche nelle situazioni più tristi.
"Ammiro il serissimo impegno di Proenza Schouler per una moda sostenibile e un mondo più connesso e inclusivo di cui è un esempio la gender fluidity di questa capsule."
LOI: Cosa ti ha spinto a fondare una tua casa di produzione?
LD: Abbiamo formalizzato la società (la Jaywalker Pictures) solo di recente, ma avevo prodotto già 10 anni fa uno show per HBO (“Enlightened”), perché ci sono storie che è necessario vengano raccontate, come lo short animato contro l’uso delle armi “If Anything Happens I Love You”. Sono convinta che poter essere una storyteller sia un privilegio. In ogni caso anche se dirigere e produrre sono momenti che adoro, non potrebbero mai sostituire la recitazione che rimane la mia passione assoluta e il mio lavoro, meglio, il mestiere della mia famiglia.
LOI: Ellery oggi è modello e musicista, prima parlavi di family business: ti piacerebbe che diventasse attore?
LD: Credo che Ellery abbia un occhio particolare per il design, ma che al momento stia esplorando l’altro lato del family business, guardando al percorso musicale di suo padre (Ben Harper).
LOI: Hai appena finito di girare “The Son” di Florian Zeller...
LD: Florian ha scritto tre opere teatrali focalizzate sulla salute mentale, “The Father” è stata la prima che ha portato sul grande schermo, ora è toccato a “The Son”. Lavorare con lui è stato splendido, riesce a creare un profondo rapporto di empatia coi propri attori, nei cui confronti è estremamente protettivo. In quanto ai coprotagonisti, ho trovato Vanessa Kirby (la principessa Margaret delle prime stagioni di “The Crown”) un’attrice fantastica, e Hugh Jackman, con cui ho interagito maggiormente, assolutamente adorabile.
Photography HARLEY WEIR
Styling JOE McKENNA
Intervista FABIA DI DRUSCO
Hair CYNDIA HARVEY @ Art Partner
Make-up CHARLOTTE HAYWARD @ The Wall Group