A tu per tu con Lena Sophie Röper: "il lusso secondo Zalando"
Durante la Copenhagen Fashion Week abbiamo intervistato Lena Sophie Röper, Director of Designer & Luxury di Zalando per parlare del Visionary Award e come si supportano i nuovi nomi del fashion
In che modo Zalando sostiene attivamente i talenti emergenti?
In molti modi. Con l'azienda abbiamo lanciato durante la Fashion Week il Zalando Visionary Award, che è un'evoluzione dello Zalando Sustainability Award, in cui riconosciamo i pionieri dell'industria della moda che condividono i nostri stessi valori. Il Visionary Award estende il raggio di azione in fatto di creatività, design innovativo e, naturalmente, a soluzioni più sostenibili e all'impatto sociale positivo per l'industria della moda. Vogliamo dare ai nuovi talenti una piattaforma come Zalando per avere visibilità e il collegamento diretto con i clienti, oltre che un sostegno finanziario. All'interno dell'area "designer" abbiamo un focus strategico dedicato ai brand emergenti: il mio team di buyer lancia ogni anno circa 30-40 marchi provenienti da tutto il mondo. Oltre all'Europa, ad oggi sono più di 35 le nazionalità che rappresentiamo sul nostro sito e penso che sia davvero bello avere un raggio d'azione così esteso nei confronti della creatività. Non ci sono confini in questo senso.
Come comunicate ai clienti i nuovi talenti e come i clienti rispondono a questi nuovi marchi?
Siamo prevalentemente un e-commerce digitale, quindi tutto avviene attraverso i nostri canali social e onsite. Sulla home page dei designer o sulla landing page, abbiamo un'area dedicata in cui presentiamo nuovi brand emergenti ogni mese, a volte anche ogni due settimane. Naturalmente sono anche integrati nelle nostre campagne e negli editoriali che pubblichiamo. Cerchiamo quindi di avere un buon mix di marchi molto affermati, di lusso o di alta moda, ma anche di nomi nuovi, che sappiamo essere molto apprezzati dai nostri shoppers. Il cliente reagisce molto bene alle novità, anche se ci mette più tempo, alla fine scopre tutto! Credo che sia ancora un work in progress capire come dare spazio e visibilità sufficienti, attualmente stiamo integrando il più possibile i capi dei nuovi brand negli editoriali a sito e in newsletter, per renderli il più possibile visibili a tutti i clienti e non solo ai fashionisti più appassionati.
La collaborazione con la Copenhagen Fashion Week. Avete intenzione di continuare e di integrare altre attività ed eventi? E perché la Copenhagen Fashion Week?
La nostra partnership con la Copenhagen Fashion Week dura ormai da tre anni, abbiamo iniziato con il Sustainability Award e ora Visionary Award. Cerchiamo sempre collaborazioni che ci rendano più rilevanti e più impegnati a livello locale, e credo che la Copenhagen Fashion Week sia un esempio perfetto di come abbiamo trovato un partner che condivide i nostri stessi valori e che cerca di rendere l'industria un posto migliore con le sue soluzioni più sostenibili. Allo stesso tempo presenta anche un portfolio di brand molto ampio, che anche noi di Zalando portiamo avanti e che apprezziamo molto. Credo che la partenership con la Copenaghen Fashion Week sia stata una delle più riuscite, perché abbiamo davvero creato un progetto significativo e che ha una sua continuità. Abbiamo costruito la piattaforma con l'idea di creare il Visionary Award per sostenere i nuovi talenti e, negli ultimi tre anni, abbiamo dato supporto a circa 15 nuovi designer emergenti, e credo che questo sia un ottimo risultato di cui possiamo essere orgogliosi e che speriamo di portare avanti anche in futuro.
Quali altri progetti avete in programma per il futuro? Fate progetti diversi per ogni mercato o c'è una strategia globale?
Zalando ha una strategia globale, ma ci concentriamo soprattutto sulla localizzazione e sui nostri mercati più grandi o strategici. Quindi, naturalmente, la Scandinavia è molto importante per noi. È una parte significativa della nostra base di clienti, ma anche del nostro portfolio di marchi e del nostro business. Allo stesso tempo, se si guarda all’Italia, alla Francia o al mercato tedesco, ci sono molti altri mercati in cui stiamo cercando o abbiamo già stabilito delle partnership. Ad esempio, abbiamo organizzato l'evento con Camera della Moda a marzo. Stiamo valutando, estendendo ed evolvendo la partnership, perché vada oltre la semplice partnership commerciale, ma che sia strumentale alla costruzione di un rapporto con la community e con l’industria del fashion.
Puoi anticiparci qualcosa dei progetti imminenti?
In particolare per la mia area, gestisco la categoria dei designer, quindi la parte dedicata ai marchi high-end. Al momento c'è una bellissima homepage, ma rilanceremo il sito e sembrerà di essere in una boutique di lusso ma in un grande negozio digitale. Si tratta quindi di un sito completamente rinnovato per migliorare l’approccio con il consumatore e per la rappresentazione dei partner, le homepage dei marchi saranno completamente rifatte ed elevate, vi sembrerà di entrare in un altro mondo, siamo davvero entusiasti. Rimanete sintonizzati!
A proposito dei marchi, ci sono nuove introduzioni interessanti?
Sì ce ne saranno, alcuni anche italiani. Devo dire che da parte dei clienti italiani, c'è un'enorme reazione positiva alla nostra categoria di designer, ma anche da parte dei brand partner, c'è molta fiducia, molto interesse e molta curiosità. Abbiamo costruito molte collaborazioni negli ultimi due anni, ma ora ne sono in arrivo molte altre, e credo che potremo rilasciarne alcune che, si spera, renderanno la community italiana ancora più contenta.
Ha collaborato Federica Mele