Pitti Uomo 2017, 7 posti dove mangiare a Firenze
Appena arrivati a Santa Maria Novella, è obbligatoria una tappa da Vyta Santa Margherita, boulangerie e ristorante che ha preso il posto dell’antica sala d’aspetto di prima classe della stazione, pur mantenendone i toni sofisticati. Il progetto di Interior Design ideato da Daniela Colli e inserito da Design Boom nella top 10 dei ristoranti più belli del 2016, gioca sui toni del verde, utilizzando materiali pregiati come il marmo e accenti di rame che illuminano sapientemente lo spazio intorno al grande bancone. I viaggiatori possono scegliere tra numerose proposte per la colazione, mentre per accompagnare i pasti, la carta dei vini di Santa Margherita Gruppo Vinicolo offre bottiglie provenienti da tutta Italia, dall’Alto Adige fino alla Sicilia.
Il ristorante di Simone Cipriani è proprio come il suo nome, essenziale. Tutto ciò che è superfluo, come la tovaglia, sparisce in un processo di riduzione ai minimi termini che lascia il focus sui piatti. L’ambiente informale e conviviale, dove i clienti procedono da soli ad apparecchiare il proprio tavolo, introduce alle soluzioni creative di un menu che celebra la tradizione toscana, rivisitandola con influenze che arrivano dall'oriente. Due percorsi degustazione permettono di scoprire la filosofia di Cipriani, mentre alla carta vengono presentati abbinamenti interessanti come Pollo e caviale, oppure Gnudo Gazpacho e Zucchine.
Ristorante, cocktail bar ma anche cantina con oltre 250 etichette, da provare in abbinamento ai piatti o seduti al bancone di fronte a uno sfizioso snack. Gurdulù è un luogo ricco di contaminazioni, che tiene molto alla sua essenza fiorentina, nonostante il suo aspetto richiami atmosfere parigine. Il menu ideato dal nuovo chef Gabriele Andreoni, giovane che ha all’attivo esperienze di altissimo livello da Heinz Beck e Mauro Colagreco, comprende sedici differenti piatti tra cui il risotto con limone, mascarpone, liquirizia e alghe oppure il filetto di grigio del casentino, mou, rape alla cenere e salvia. Se l’idea è quella di trattenersi a Firenze anche nel weekend, la domenica qui viene servito un ottimo pranzo informale.
Aperto pochi giorni fa, Com Saigon è il primo ristorante vietnamita ad arrivare in città, completamente gestito al femminile. I fiorentini potranno così scoprire i sapori di questa cucina, basata sulla ricerca dell’equilibrio che si ispira ai criteri dello Yin e dello Yang. Involtini ripieni di verdure, carne e pesce, zuppe a base di manzo e pollo al limone sono solo alcuni dei piatti che si possono ordinare, anche in versione finger food, tutti preparati nella cucina a vista all’ingresso del locale. Inoltre, una sala del ristorante è riservata al rito del tè, le cui numerose varietà sono servite insieme a dolci tradizionali.
Cucina tosco-orientale per questo locale che rappresenta l’ultima scommessa vinta da Fabio Picchi, già proprietario del Cibrèo, ristorante fiorentino che dal 1979 cucina al ritmo delle stagioni. A ispirare questa nuova avventura sono stati i viaggi a Tokyo che il cuoco toscano ha intrapreso trent’anni fa, insieme all’arrivo di due chef: una giovane ragazza coreana e un giapponese. Insieme, creano i piatti per i clienti che si siedono direttamente al bancone. Ravioli e tortelli sono le due preparazioni attorno alle quali ruota il menu fisso, assolutamente da provare, ma solo se si riesce a prenotare un posto a sedere con un po’ di anticipo.
Al primo piano del Mercato coperto di San Lorenzo, è possibile provare un format di ristorazione veloce, in cui si ordina in una delle botteghe, si aspetta che il piatto sia pronto e poi ci si accomoda dove si vuole, tra i numerosi tavoli messi a disposizione per la consumazione. La possibilità di acquistare cibi da asporto, permette di gustarne le specialità anche in caso di affollamento. Imperdibili l’hamburger di Chianina della Toraia di Enrico Lagorio, il classico panino con il lampredotto fiorentino e i piatti a base di tartufo di Luciano Savini.
Non solo cibo, ma anche oggetti di design e fiori. In questo bellissimo concept restaurant, nato all’interno del primo negozio di casalinghi fiorentino, dalle 7 di mattina fino a tarda notte si può gustare il proprio pasto circondati da oggetti vintage e pezzi unici. Il Bistrot offre proposte dolci per la colazione, con un’attenzione particolare al caffè, preparato con miscele selezionate. Per gli spuntini veloci è possibile optare per insalate e panini, mentre il menu del ristorante, illustrato come fosse un quaderno, si focalizza su piatti della cucina popolare, rivisitati in chiave contemporanea con abbinamenti insoliti e ingredienti stagionali.