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Il Mandarin Garden, a Milano

La corte privata e il bar & bistrot del Mandarin Oriental Milan si trasformano e diventano la prima tappa di un viaggio. Quello raccontato dai cocktail che Guglielmo Miriello dedica al celebre romanzo di Jules Verne.

Mandarin Garden Milano
Mandarin Garden Milano

Una sosta in un giardino silenzioso, tra piante lussureggianti, colori accesi e materiali naturali. In pieno centro a Milano. Il Mandarin Garden si rifà il look, cambia nome ma rimane uno dei luoghi più amati dai milanesi, perfetto per una pausa pranzo con l’amica, l’aperitivo con i colleghi, la cena romantica.

Gli interni – ché gli spazi comprendono il patio all’aperto e quello che era il bar & bistrot del Mandarin Oriental Milan – mantengono i marmi policromi in bianco e nero e il progetto di interior design dello Studio Antonio Citterio Patricia Viel, ma sono arricchiti di piante tropicali e sedute vivaci che illuminano gli ambienti e conducono alla lounge con una sofisticata carta da parati in rafia.

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Ovviamente, con la bella stagione, il place to be è all’esterno, un giardino con divani, tavoli da bistrot e il progetto del verde curato dallo studio di landscape design P’ARCNOUVEAU, con piante scultoree che delimitano gli spazi, rampicanti che decorano le pareti e rami verdeggianti tra le colorate poltrone disegnate da Citterio.

Il menu porta la firma e il talento di Antonio Guida, e propone anche piatti della tradizione italiana, ma basta un Club Sandwich per sognare di essere in viaggio. E se siete nel mood di partire, sfogliate la nuova drink list, ideata da Guglielmo Miriello e lasciatevi condurre dai profumi e sapori degli 11 drink signature ispirati al romanzo di Jules Verne “Il Giro del Mondo in 80 Giorni”, da Londra all’Italia, dall’India ad Hong Kong…

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