Tendenza bollicine: 3 Champagne experience da provare a primavera
Con la bella stagione si aprono le porte di tre spazi esperienziali dove degustare un calice di bollicine francesi circondati da arte, design e natura. Tra Épernay, Londra e Milano ecco tre Champagne experience imperdibili.
Il viaggio tra le migliori Champagne experience non può che iniziare in terra francese. Lungo l’Avenue de Champagne di Épernay c’è un luogo dove arte, natura e bollicine diventano un tutt’uno, modellando un rifugio rilassante che nutre tutti i sensi. Si chiama Belle Epoque Society e per il secondo anno consecutivo apre le porte ai visitatori che vogliono scoprire il mondo di Perrier- Jouët attraverso spazi esperienziali modellati tra interno ed esterno. Un giardino con due gazebi ideali per godersi un pranzo o un calice di bollicine accolgono gli ospiti della Maison, incastonati in un percorso organico di sentieri e aiuole che ricalcano la mappa delle cantine posizionate sei metri sotto il livello della strada.
Sulla soglia del Cellier Belle Epoque, Champagne bar per degustare le etichette di Perrier- Jouët e ottimi cocktail, l’opera d’arte Extra-natural dell’artista Miguel Chevalier disegna un portale vetrato che, attraversato dalla luce del sole, riflette un caleidoscopio di immagini e colori. Da qui si accede alla sala con un grande bancone centrale circondato dalle opere d’arte commissionate dalla Maison a diversi artisti. Proseguendo si arriva all’Atelier Belle Epoque, spazio dedicato a eventi e degustazioni appena inaugurato insieme all’opera interattiva Embodied Nature firmata da mischer’traxler che invita ad avere un occhio di riguardo per tutte le specie che popolano i nostri ecosistemi.
Un pranzo alla Maison Belle Epoque, Épernay
L’esperienza con Perrier- Jouët prosegue dal lato opposto della strada dove la Maison Belle Epoque, un tempo residenza dei fondatori della cantina, svela la collezione privata di Art Nouveau più ampia d’Europa. Qui si possono sorseggiare Perrier-Jouët Belle Epoque Blanc de Blancs 2012 e Perrier-Jouët Belle Epoque 2013 all’interno di calici vintage degli anni ’20 e sedersi a tavola per un pranzo primaverile di sette portate creato dallo chef stellato Pierre Gagnaire insieme all’Executive Chef Sébastien Morellon e alla Cellar Master Séverine Frerson. L’Aragosta con fregola, cipolla dolce e brunoise di mela e il Filetto di rombo con limoni, capperi e carpaccio di daikon sono tra i piatti imperdibili di questo percorso sensoriale tra alta cucina e bollicine.
Brindisi all’arte nella Red Room del The Connaught, Londra
Inaugurato a settembre del 2021, la Red Room del The Connaught di Londra è un wine bar dedicato all’arte, dove degustare rare etichette e contemplare le opere di famose artiste internazionali. Nascosto dietro a una tenda rossa di velluto, lo spazio si apre su un piccolo bancone con quattro sedute che domina la vista su isole raccolte di divani e poltroncine in tessuto. Selezionati dal co-proprietario dell’hotel Patrick McKillen, qui sono esposti due artwork dell’artista Louise Bourgeois, un dipinto di Jenny Holzer e una pittura della vietnamita Ti-a Thuy Nguyen. Insieme all’arte, il Wine Director Daniel Manetti porta in scena un ambizioso Champagne program che conta oltre 250 referenze di bollicine francesi, con un’attenta ricerca di piccoli produttori e cantine emergenti che lavorano all’insegna della sostenibilità. Una sezione a parte è dedicata ai Récoltant - Manipulant suddivisi per aree in base ai villaggi di provenienza, mentre non mancano le rarità, con special vintage come Krug Clos du Mesnil 1979 e 1914 Pol Roger Vintage Brut.
Calici con vista da Delarocque Restaurant & Champagne, Milano
Un tavolo con vista sull’Arco della Pace, un calice di Blanc de Blancs e un plateau ricco di crudités di pesce sono la ricetta ideale per trascorrere una piacevole serata primaverile a Milano. A offrirla è un nuovo indirizzo a due passi dal Parco Sempione: si chiama Delarocque Restaurant & Champagne ed è il primo ristorante italiano di proprietà di un marchio di bollicine francesi. La maison indipendente di Mesnil-sur-Orger propone una vera e propria Champagne experience all’interno di un ambiente elegante, dove la natura è richiamata dai materiali e dallo scenografico allestimento verde che percorre tutto lo spazio. Una volta accomodati ai tavoli è possibile sfogliare la carta delle bollicine che comprende Blanc de Blancs, Rosé e Brut firmati Delarocque, insieme alle etichette delle Maison più blasonate come Dom Perignon, Krug e Cristal di Louis Roederer. A questi calici lo chef partenopeo Pietro Tiglio abbina ricette classiche della sua terra, insieme a piatti che interpretano la cucina italiana con un piglio contemporaneo. Al grande bancone si accomoda chi vuole proseguire la serata nel segno della mixology, oppure godere del sorso sparkling degli Champagne più pregiati della carta.