Fashion Week

Il guardaroba fluido di Zegna

Il direttore creativo di Zegna, Alessandro Sartori, definisce i contorni di un nuovo menswear, fatto di pezzi ibridi e facilmente combinabili. Che raccontano un approccio ultra contemporaneo all’eleganza. 

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LA COLLEZIONE UOMO AUTUNNO INVERNO 2022 DI ZEGNA

«È fluido, leggero, ibrido. É il nuovo suit di Zegna, un tre pezzi fatto di giacca, camicia e pantalone, tutti e tre dello stesso materiale ma in tre pesi diversi, facilmente combinabili tra loro, eppure perfetti anche da soli perché capaci di adattarsi a un guardaroba preesistente». Così Alessandro Sartori, direttore artistico del marchio fresco di quotazione alla Borsa di New York, racconta l’evoluzione del formale per un rebranding importante, a cominciare dal nome che perde quello di battesimo del suo fondatore. E prosegue con l’azzeramento delle tre linee esistenti che confluiscono in un’unica collezione.

L’appuntamento è nel quartier generale milanese dell’azienda dove un ristrettissimo numero di ospiti ha prima guardato il video girato sui crinali dell’Oasi Zegna, l’area naturalistica creata proprio da Ermenegildo negli anni ‘30 nelle montagne appena sopra al lanificio di Trivero, in cui tutto è iniziato. Poi ha potuto vedere dal vivo una selezione di quei look, indossati durante le riprese anche da alcune modelle: «Non perché stiamo pensando a una collezione femminile, ma perché questa semplificazione del guardaroba maschile, soprattutto sul versante del tailoring, li rende avvicinabili anche da un pubblico di donne», spiega il designer.

Scorri verso il basso per scoprire di più sulla collezione uomo Autunno Inverno 2022 di Zegna

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Zegna la collezione uomo Autunno Inverno 2022

«Non ho mai avuto un sentimento così forte che stiamo facendo le cose giuste», aveva dichiarato qualche giorno fa al Corriere della Sera, Gildo Zegna amministratore delegato e terza generazione della famiglia che mantiene comunque la maggioranza con il 62% delle quote. E la stessa sensazione serpeggia nel parterre, perché quello che Sartori ha iniziato a fare nelle scorse stagioni, per arrivare ora a una visione sempre più chiara e definita, è un cambio non tanto di stile, quanto di atteggiamento mentale. Vedere Gildo abbandonare le tipiche insegne del formalwear, restando allo stesso tempo credibile e maledettamente elegante in over-jacket e dolcevita, vuol dire che il designer ha centrato il bersaglio. Sartori non rinnega la vocazione all’impeccabilità e ai tessuti di pregio che hanno reso grande il brand nel mondo. Nemmeno lo stravolge, tradendo il suo pubblico di riferimento per parlare a un mondo tutto nuovo. Chi comprava Zegna prima potrà continuare anche adesso, solo scegliendo un mood più essenziale, rispetto a chi avrà invece voglia di sperimentare styling inaspettati.

Il nero, il vicuña, il grigio, il bianco sale sono i colori principali, completati poi dal melanzana, dal marrone e dall’ottone. Le silhouette sono fluide, si, ma sempre ben definite e funzionali. La maglieria diventa protagonista, perché realizzata solo in filato Oasi Cashmere, ovvero 100% cashmere in arrivo dalla Mongolia attraverso una filiera totalmente tracciabile. E perché l’arte del rammendo sui soffici jumper diventa un decoro astratto.

I tempi stanno cambiando, la gente vuole sentirsi a proprio agio in ciò che indossa, ma non ha affatto voglia di rinunciare allo stile, giovani generazioni incluse. E da Zegna, l’hanno capito alla grande.

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