Chloé e la missone climate change per la Primavera Estate 2023
Per la collezione di Chloé Primavera Estate 2023, il Direttore Creativo Gabriela Hearst si concentra ancora una volta su una metodologia di creazione e produzione rispettosa nei confronti dell'ambiente. Con iniziative di supporto per contrastare il cambiamento climatico
La collezione Chloè Primavera Estate 2023 segna il secondo capitolo della ricerca della Maison sulle soluzioni climatiche. Mentre la collezione Chloè autunno inverno 2022 si è concentrato sul rewilding, un approccio progressivo alla conservazione in cui la natura è lasciata a prendersi cura di se stessa, la Chloè Spring Summer 23 punta sull'eliminazione dei combustibili fossili, che rappresentano circa l'84% del consumo mondiale di energia primaria.
Il colossale reattore Tokamak per la fusione magnetica, i suoi vari componenti e la visita del team stile al reattore, sono serviti da ispirazione per molti dei pezzi e dei dettagli della Spring Summer 23. I capi a strati realizzati in maglia di cashmere a basso impatto sono accompagnati da sartoria in lino texturizzato. I cappotti in seta grezza si allacciano al centro presentando l'insolito hardware industriale come chiusura; e i bordi di una giacca e mantello di lino sono rifiniti con nastro in pelle colorata per un effetto utilitaristico. Perle metalliche di vetro soffiato a mano sono sospese in ritagli su top e abiti a tunica. Anelli di metallo e pannelli geometrici in pelle scamosciata sono lavorati insieme a mano per formare abiti pannellati.
L'architettura del tokamak ha anche ispirato le silhouette arrotondate ma strutturate della collezione. Gli abiti tagliati in pelle sono stretti in vita con cuciture simili a un'impalcatura; giacche asimmetriche con maniche curve si accostano a capienti pantaloni. Silhouette importanti nei volumi di abiti alati. Forte presenza di giacche in pelle ispirate alle moto e cappotti lunghi con impunture. Il denim, sviluppato con Adriano Goldschmied, è composto per l'87% da cotone riciclato e per il 13% da canapa ed è rifinito con un lavaggio laser per ridurre il consumo di acqua. Per la prima volta Goldschmied ha sviluppato in esclusiva per Chloé una versione bianca di questo materiale, che non prevede alcun processo di candeggio.
Nasce una nuova borsa chiamata "Penelope" identificabile dalla sua caratteristica chiusura a moneta in metallo ispirata all'archivio dei gioielli della Maison, così come vengono proposti gli orecchini a forma di moneta. Le calzature sono zeppe in pelle intrecciata, sandali piatti sono impreziositi da robuste suole in gomma e rifiniti con viti in ottone, e i cinturini presentano hardware in metallo ispirato alle parti del tokamak. La Nama, la sneaker caratteristica di Chloé, realizzata interamente con materiali a basso impatto climatico, viene presentata in versione high-top e sandalo.