Il "Bar Paul" di Paul Smith e la collezione uomo primavera estate 2025
A Villa Favard a Firenze Sir. Paul Smith torna a Pitti Uomo 106 per presentare la sua collezione uomo primavera estate 2025. Ispirazioni anni '60, look che celebrano le star di Paul Smith e un notevole lavoro sull'archivio del designer britannico.
«Sono stato tra i primi stilisti invitati a Pitti, nel 1993, e l'ho sempre ritenuta una meravigliosa opportunità per dare risalto ad alcuni dei capi più belli di abbigliamento maschile al mondo, in maniera molto concreta» racconta Paul Smith, «Non vedevo l'ora di presentare la mia collezione in una cornice più intima, e questo ritorno a Firenze mi sembrata l'occasione giusta per farlo». La splendida cornice di Villa Favard - un esemplare di architettura neoclassica della seconda metà dell’Ottocento a Firenze - lo stilista britannico presenta la collezione uomo autunno inverno 2025.
La villa, ricontestualizzata come “Bar Paul” (un omaggio ai caffè italiani che lo stilista frequentava a Soho negli anni Sessanta) diventa il perfetto palcoscenico per mostrare le nuove creazioni di Paul Smith. Durante la sua introduzione cita Francis Bacon e Lucien Freud, due grandi fonti di ispirazione che si rifrangono nello spazio della presentazione con cavalletti e materiali artistici forniti da Winsor & Newton. Il format di Paul Smith sembra quello dell’atelier; lui stringe i suoi appunti, e modello dopo modello salgono sul piedistallo centrale, mentre Sir. Smith racconta in maniera dettagliata ogni singolo look (16 look su un totale di collezione di 33).
Mentre Paul Smith racconta la sua collezione uomo primavera estate 2025, si respira un’atmosfera intima. Illustra (con un’ironia quasi comedy) la sua collezione, lasciando trasparire dettagli di vista personali, la sua inclinazione a infrangere le regole della tradizione sartoriale e il la sua capacità di reinterpretazione degli archivi. «Abbiamo lavorato molto sui look delle nostre celebrities storiche che vanno da David Bowie ai Rolling Stones e abbiamo deciso di interpretare alcuni look in una versione più ‘posh’ con ricami esuberanti e divertenti. Abbiamo ripreso alcune delle nostre stampe d’archivio, creato capi con un focus sulla selezione dei materiali in base pesantezze e realizzato capi in knitwear con lavorazioni differenti ma realizzati in pezza e interamente con la stessa macchina».
Le giacche sembrano dei crossover tra blazer e harrington jackets, suit easy-to-wear, pantaloni in jacquard e capi in denim che introducono la nuova collaborazione con il marchio Lee. Uno splendido ritorno a Pitti, con una grande conferma, Paul Smith è capace di intrattenere e divertire con la sua moda.
