Fashion Week

Il fiocco come «dichiarazione di stile» per l'autunno inverno 2025-26 di N°21

Il brand di Alessandro Dell’Acqua parla di minimalismo e decorativismo, in una collezione che sembra una lettera d’amore al cinema di Sofia Coppola.

milan
N°21 racconta il concetto di ornamento, trasformandolo in un codice stilistico tra minimalismo e teatralità

Un filo invisibile lega il guardaroba di N°21 per l’autunno inverno 2025-26: il fiocco. Non più semplice dettaglio ornamentale, ma protagonista assoluto, capace di definire silhouette, volumi e significati. Alessandro Dell’Acqua costruisce una collezione colta, tra rigore sartoriale a una sensibilità quasi cinematografica. Il punto di partenza? Tre pellicole di Sofia Coppola - Lost in Translation, Il giardino delle vergini suicide e Marie Antoinette - da cui distilla minimalismo, sensualità e ironia cromatica.

Le linee pulite dei cappotti in panno di lana infeltrito dialogano con la leggerezza delle gonne in organza, mentre il nero assoluto della petite robe noire convive con la frivolezza di fiocchi oversize in pelle e paillettes. Il maschile e il femminile si incontrano nei tailleur in crêpe con pantaloni a trombetta e bustier chiusi da grandi fiocchi, mentre il gioco di pesi e volumi diventa evidente nei caban gonfi abbinati a gonne fluttuanti. Gli accessori sono misurati ma d’impatto: sabot in raso multifiocco e borse dalle linee geometriche sigillano il racconto.

Una collezione che si muove con grazia tra rigore e frivolezza, tra citazione e innovazione. Ma in questa narrazione che oscilla tra il guardaroba delle eroine di Coppola e l’heritage della moda, la domanda sorge spontanea: è un codice stilistico rinnovato o l’ennesimo omaggio a immaginari già visti?

I best look dell'ultima sfilata autunno inverno 2025-26 di N°21

Images courtesy by N°21 / Getty Images

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