Le tableux vivants di Magliano all'Arci Bellezza

Luca Magliano, designer del brand italiano Magliano, per presentare la sua collezione per l'Autunno Inverno 2022-23 sceglie il circolo ArciBellezza. Il Bellezza, da sempre chiamato così prima di diventare Arci nel 1956, ha una storia lunghissima che parte come centro di educazione per i metallurgici, arena politica e di discussione del partito comunista negli anni '50 e set delle scene di pugilato di “Rocco e i suoi fratelli” del maestro Luchino Visconti. Ed è proprio di cinema che si tratta quando si guarda alla presentazione della collezione di Magliano. I vestiti, indossati da modelli selezionati per le varie fisicità, prendono vita in quelli che sono dei veri e propri tableaux vivants che si aprono nelle sale del circolo. Da un pianoforte a coda vicino alla celebre Palestra Visconti ad un letto in ferro al centro della stanza che si fa ring e palcoscenico a due ragazzi che si sfidano a braccio di ferro come se fossero in una taverna del porto, tutto richiama al cinema neorealista italiano degli anni '50 e '60. Parla di una Milano e un'Italia misteriosa, crudele, per nulla rassicurante in completa contrapposizione con l'eccitamento febbrile degli anni 2000 e della moda festaiola Y2K che è l'altra faccia della medaglia di questa Fashion Week.

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Tra il cast, realmente inclusivo e variegato per nulla forzato e la mise en scène, è tutto così perfetto che si potrebbe pensare i vestiti passino in secondo piano. In realtà il risultato è un equilibrio perfettamente bilanciato tra narrazione e moda. Tra smoking, completi giacche e pantaloni, lurex e maglieria metalizzata, ma anche una reminescenza workwear con cargo e gilet. La collezione è strutturata e l'uomo Magliano è perfettamente contemporaneo.