Dior Haute Couture Fall Winter 2023: il dialogo tra arte e moda
Una collezione che rende omaggio al folklore internazionale, con la partecipazione della scuola di artigiani di Chankya di Mumbai e l'artista ucraina Olesia Trofymenko
La collezione Dior Haute Couture Fall Winter 2022 203 è una collezione fatta da e per le donne, con Maria Grazia Chiuri a essere la prima donna a ricoprire il ruolo di direttrice creativa di Dior. È anche una collezione ispirata al lavoro di un'artista donna: Olesia Trofymenko, l'artista ucraina le cui raffigurazioni dell'albero della vita sono state il punto di partenza per i disegni, celebrando i nostri profondi legami con l'ascendenza, così come la forza e saggezza. Chiuri ha invitato Trofymenko a disegnare il set dello spettacolo e gli arazzi a grandezza naturale con fiori ricamati a mano. Ognuno è stato accuratamente realizzato a mano dalle donne della Chanakya School of Craft di Mumbai, che ha collaborato con Dior per la prossima stagione. L’albero della vita connette tutte le forme della creazione: sostiene i cieli e li collega attraverso rami e radici con la terra e il sottosuolo. Un’immagine, quella di Trofymenko, inscritta nei tratti stilistici comuni al folklore di molti territori. È in quel territorio della tradizione all’apparenza immutabile come la couture e per questo rivoluzionaria che Chiuri contempla la moda attraverso il filtro dell’arte.
“Si tratta di plasmare materiali e forme nello spazio di riflessione che l'atelier rappresenta, permeabile alla realtà sociale in cui viviamo; si tratta di ricordare cosa significa essere umani oggi", ha dichiarato la Maison “I gesti tramandati, appresi e sempre perfettibili, si ripetono. L'albero della vita è una chiamata, un monito, a far trasparire tradizioni e gesti, permettendoci di ritrovare un equilibrio, anche se solo momentaneamente".
Nasce così la folcloristica collezione couture autunno inverno 2022 di Dior, con abiti erano romantici e sognanti, una sorta di "sheer couture", abiti all'apparenza eterei e trasparenti, con un lavoro di robusta sartoria. I colori neutri hanno dominato la tavolozza dei colori, punteggiata da occasionali tocchi di nero, blu navy e chartreuse. I ricchi ricami sono stati i protagonisti dello show, con motivi floreali dal design intricato che appaiono su tutto, dal crepe di lana alla seta e al cashmere. Da notare: spiccano un coordinato tartan con dettagli cuciti a mano e abiti midi con collo alla Mao, che ricordano quelli indossati per festeggiare il capodanno cinese, la silhouette del New Look è reinterpretata nei materiali: la struttura della giacca Bar è coperta da un tessuto effetto smock in verticale, e la gonna acquista una solida struttura grazie ai nastri che la trattengono nella parte alta, formando una coda. Tessuti fatti a mano a telaio ostentano la preziosa trama irregolare in abiti senza l’orlo. Ampi trench di seta o di cotone ricamati proteggono abiti lunghi. La tradizione, in relazione al perché e al modo in cui ci vestiamo, è stata un tema di primo piano, con capi che rendono omaggio sartoriale a paesi e culture diversi, il messaggio di fondo è che tutti apparteniamo a un mondo unico, con diversità e valori che vanno celebrati in un dialogo senza pregiudizi.