L'Officiel Italia n°38 - Summer 2021
L'editoriale del direttore per L'Officiel Italia - Women of Wonder Issue n°38 disponibile in versione digitale.
WOMEN OF WONDER
«Tutte le donne possono fare miracoli se vengono messe alla prova; tutte le donne possono compiere meraviglie se vengono messe al comando». Il messaggio dell’iconica “Wonder woman” aka Diana Prince, riportata recentemente sullo schermo da Gal Gadot, torna a guidare questo summer issue de L’Officiel Italia destinato a celebrare una squad di donne meravigliose, uniche, speciali. Star planetarie, top model, cantanti dalle fan-base giganti, designers o attrici dal talento internazionale. Arruolate per una conversazione, tra stile e dintorni, che le vede protagoniste del palcoscenico cartaceo allestito per il numero dedicato alle collezioni Spring-Summer 2021 e alle Pre-Fall di un autunno che si prepara ad approdare nelle boutique. I riflettori di questo 38esimo numero illuminano figure che hanno fatto della creatività il loro manifesto di vita. Come Laura Pausini, italiana dalla voce globale, o Barbara Palvin, icon model dalla carriera stellare. E poi la cantautrice Justine Skye, la überstylist dalla creatività sfavillante Giovanna Engelbert, la cantante e produttrice Willow Smith ma anche l’attrice Ma Sichun o l’upcoming face Raquel Brito. Ciliegina sulla torta le icone della sezione globale, impegnate in un dialogo che ha coinvolto anche L’Officiel Paris e L’Officiel Usa. Con la pop star Katy Perry, alla sua prima uscita ufficiale dopo la nascita della figlia Daisy Dove. O Maria Grazia Chiuri, anima della donna di Dior, protagonista di un botta e risposta con la mitica fotografa-artista Maripol. Ma anche due raising stars del cinema internazionale come l’americana Laura Harrier o la british Emily Beecham. Senza dimenticare tutte le modelle black che in 100 anni hanno animato le copertine di questo magazine, cambiando la storia e celebrando l’unicità di essere donna. Perché come ha scritto Simone de Beauvoir: «Se Dio ha creato qualcosa di più bello delle donne deve esserselo tenuto per sé». Giampietro Baudo