Del resto, se prendessimo uno qualsiasi degli elementi del creato e lo scomponessimo ai minimi termini, tutto si risolverebbe in un solido geometrico.
Una sfera o un cabochon, un tetraedro, un cubo, un icosaedro.
E non c'è molta differenza rispetto a ciò che accade nel reale: la natura organizza le molecole (l'essenza) in forme (la sostanza); l'uomo abbellisce le mura spoglie con stucchi e marmi.
A parlare è Kiyoshi Hamano, designer di spicco nel panorama artistico contemporaneo, che presta la sua opera a Studio JIGI, progetto di valorizzazione dei talenti che ha fatto della sua mutevolezza il proprio punto di forza.
Fondata a New York e da poco spostatasi a Tokyo, l'impalcatura di Studio JIGI assume le forme più svariate, non resta mai uguale a sè - come l'acqua nel suo recipiente - poiché assume la forma che i Creativi che vi collaborano vogliono darle.
Così, la collezione di borse e piccoli oggetti di pellame del 2018 diviene il nuovo volto dello Studio: i materiali più pregiati, lavorati da mani esperte, sono il punto di partenza per l'espressione creativa.
Il processo creativo medesimo si proietta in oggetti propri del quotidiano.
Ed è, forse, questa la peculiarità del progetto di Studio JIGI: invadere il reale più comune e contaminarlo con i materiali più pregiati; diffondere la cultura dell'alto artigianato per le strade trafficate e popolose.
E se si abbandonassero gli stereotipi e le etichette anche solo per un momento, si capirebbe il senso della collaborazione con un dentista che utilizza le tecniche precipue del suo mestiere per riprodurre parti del corpo che fanno da ornamento alle borse della Collezione (Fangophilia); oppure il sincretismo di Sugiyama Takahiro, che mescola tradizione nipponica e simbologia tribale (Dual Flow).
Perché se tutto, in fin dei conti, viene ridotto all'essenziale per essere compreso, è solo attraverso la rielaborazione personale che l'opera di un Artista trova compimento.
La semplicità dell'essenziale si compiaccia, dunque, di essere adornata.
Less is more, but the right "more" is even more.