“The Waves,” la mostra sulla moda sperimentale e il design fluido da 10 Corso Como
Il concept store milanese presenta la sua ultima mostra, "The Waves". Una selezione di pezzi d'avanguardia curata da Alessio de' Navasques, in mostra fino al 30 marzo nella galleria. Una testimonianza delle possibilità e dei rischi necessari che esistono nel mondo del design. Dall'approccio internazionale alla moda sperimentale dei designer ALL-IN, Duran Lantink, Hodakova, Vaquera e Zomer.
L'ultima mostra di 10 Corso Como, "The Waves", aperta al pubblico fino al 30 marzo, presenta una selezione di capi che fondono moda e arte da indossare, con creazioni degli stilisti ALL-IN, Duran Lantink, Hodakova, Vaquero e Zomer. Nella diversità degli outfit emerge una sperimentazione comune con silhouette, colori e materiali grezzi. Abiti realizzati con cinture e lenzuola si contrappongono a creazioni esagerate costruite con pellicce e denim. Le regole tradizionali dello stile e della sartoria vengono abbandonate, ma il senso dell'eleganza rimane.
Lo scopo della moda va ben oltre la semplice vestibilità quotidiana. Quando la funzione di un capo non è radicata nel comfort o nell'utilità, si apre la possibilità di un approccio più visionario. Nel corso della storia, un mix eclettico di influenze artistiche e culturali ha continuamente sfidato e ispirato gli stilisti. "The Waves" abbraccia questo concetto: alcuni capi, come l'abito di Hodakova costruito interamente con cerniere, riflettono un'indagine sulla moda stessa, mentre altri traggono ispirazione da fenomeni culturali più ampi. Questa audace sperimentazione dà vita a una conversazione sull'importanza del rischio nella creatività.
Particolarmente suggestiva è la combinazione di blazer e gonna di Zomer, presentata in passerella per la primavera estate 2025. Il blazer dal taglio deciso si accompagna a una gonna al ginocchio decorata con tubi di rete intrecciati. Ogni tubo, di colore e lunghezza diversi, è attorcigliato e avvolto attorno al punto vita, contenendo al suo interno perline che si muovono liberamente quando il capo viene indossato. D'altro canto, i capi di Duran Lantink adottano un approccio più concettuale, reimmaginando l'anatomia umana attraverso la silhouette. In mostra, diversi abiti aperti sulla schiena presentano pannelli di tessuto che formano tratti umani astratti. Le linee e le curve di questi capi creano un effetto disorientante, ridefinendo l'idea di abbigliamento da sera contemporaneo.
I visitatori sono invitati a interrogarsi con due domande: perché? e perché no? La moda ha ancora valore se non può essere indossata con facilità? A che punto un capo si trasforma da abito a scultura, diventando degno di essere esposto? Tra ispirazione e puro divertimento, questa presentazione si rivela un'occasione imperdibile per tutti gli appassionati di design.
