Design

Rudy Guénaire di PNY parla del suo ingresso nell'architettura

Nome emergente dell’interior design, Rudy Guénaire e la sua agenzia Night Flight ci trasportano in un mondo di poesia e di riferimenti cinematografici.

Rudy Guénaire a casa propria
Rudy Guénaire a casa propria

Photography Ludovic Balay

Nato con la passione della matematica, Rudy Guénaire sembrava avere un destino già segnato dopo il master in management all’HEC di Parigi. Non convinto di entrare in una grossa società, si prende una pausa di riflessione di un anno dove attraversa a piedi, da solo, gli Stati Uniti, dalla frontiera messicana al Canada. Ci mette quattro mesi e mezzo alla fine dei quali decide di lanciare la catena di ristoranti PNY con la sua amica Graffi Rathamohan. L’idea è semplice: creare dei ristoranti dove il burger è re e gli interni si ispirano ai diner americani. Lei si occupa della cucina e lui di interior design. Una passione che spiega con il suo background: «Mia madre è professoressa di lettere classiche, mio padre è avvocato e saggista; hanno trascinato i miei fratelli, le mie sorelle e me, per tutto il mondo durante la nostra infanzia, da un museo di antichità al Cairo a rovine in Siria. Loro ci hanno insegnato il gusto del bello».

Una foto di un letto.
Un soggiorno luminoso con una finestra.
Un'immagine di un soggiorno con divano, piante e scaffali.
L'appartamento di Guénaire a Parigi.

A 16 anni scopre il cinema, «uno dei primi film che ho visto è stato Lawrence d’Arabia, poi ho continuato con Hitchcock e Kubrick, sono sempre stato attirato dai film esteticamente belli, la trama è sempre stata meno importante per me». I suoi film preferiti guidano la narrativa dei suoi progetti di architettura d’interni, come “Close” di Lukas Dhont, vincitore del Grand Prix a Cannes 2022, che lo emoziona profondamente, ma anche i lavori di Ingmar Bergman, di Kubrick, di David Lynch di Wong Kar-Wai e i suoi capolavori “2046” e “In the Mood for Love” e la fotografia di Terrence Malick o Hayao Miyazaki.

"Lo scorso anno lancia la propria agenzia, che chiama Night Flight in omaggio a “Vol de nuit” d’Antoine de Saint-Exupéry. Il primo progetto è il rifacimento del suo appartamento" 

Per lanciare PNY Rudy Guénaire fa inizialmente appello all’agenzia CUT che ha firmato il café Coutume. È affascinato dalle loro idee, in particolare dai giochi di specchi o ancora dalla facciata trasparente come un ombrello giapponese. Poi lavora con il giovane architetto belga Bernard Dubois. Dopo parecchi progetti insieme, Rudy Guénaire inizia a cercare un nuovo collaboratore, ma poi l’anno scorso decide di lanciare la propria agenzia, che chiama Night Flight in omaggio a “Vol de nuit” d’Antoine de Saint-Exupéry.

Sala da pranzo
Fuori dalle porte delle camere
L'appartamento di Guénaire a Parigi.

Il primo progetto è il rifacimento del suo appartamento. «Mi sono trasferito nel 14mo arrondissement in quello che era un atelier d’artista su due piani, che ho immaginato come una barca con al piano terra le nostre camere fatte come delle cabine, mentre la stanza principale al primo piano è illuminata da una vetrata come se fosse il ponte superiore di una nave dove, dall’alba al tramonto si può seguire il sole. Non ho messo praticamente mobili, l’idea di questo appartamento era di un luogo calmo per ricaricare le batterie».

Bagno
L'appartamento di Guénaire a Parigi.

Rudy disegna tutti i suoi progetti a matita, con otto anni di riunioni di cantiere per PNY sa come muoversi con le maestranze, e per quello che riguarda la parte teorica l’acquisisce con abbondanti letture in materia, come la collezione “Les Années 60” d’Anne Bony e dei libri de La Pléiade sui filosofi taoisti. Rudy Guénaire è influenzato dal lavoro di Frank Lloyd Wright per l’approccio alla natura, come da quello di John Lautner con la sua Chemosphere a Los Angeles e le numerose realizzazioni in legno perfettamente integrate nella foresta. Quando si evoca l’arte contemporanea preferisce parlare di artigianato, di tessuti antichi, e di un prossimo viaggio in Uzbekistan per scoprirne altri. 

Ristorante ispirato all'art déco
PNY a Strasburgo, in Francia.

"Dall'alba al tramonto, puoi seguire il sole come un dipinto."

Sgabello
Area salotto nel ristorante.
PNY a Grenoble, in Francia.

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