Luca Nichetto racconta Domus, la home collection di Ginori 1735 alla Milano Design Week

«LCDC, la Compagnia di Caterina, è stata la prima, vera brand extension di Ginori, il loro primo ingresso in un mondo cui erano estranei», ricorda Luca Nichetto, il designer realizzatore del progetto di home fragrances della Manifattura. «LCDC ha rappresentato il primo step di una linea di sviluppo che punta all’evoluzione del marchio da brand di tableware a brand di lifestyle.  L’idea è stata di coinvolgere 2 brand che avessero una filosofia e un heritage paragonabili a quelli di Ginori 1735: i nomi di Barovier&Toso e Rubelli si sono imposti da subito come evidenze. Il fatto che fossero già miei clienti ha solo reso il processo più fluido.

La definizione estetica del prodotto è stata naturale, sono partito dalla riscoperta negli archivi di bomboniere anni ’20 che, riportate in una scala più ampia, sono diventate dei pouf. La mia ammirazione per la Venere del Botticelli, i cui piedi poggiano su una cappasanta fuoriscala, mi ha fatto pensare che bastava alzarla per trasformarla in poltrona, il filo d’oro che borda tutti i piatti di Ginori è diventato il sostegno metallico che sorregge le strutture.. Per la lampada portatile da tavola mi sono rifatto al tableware, disegnando 3 flaconi diversi che in un ambiente living fanno pensare ad olio, sale e pepe, e trasportati in bagno potrebbero essere tre boccette di profumo..

Per i tessuti mi sono rifatto a 2 famosi decori della Manifattura, Oriente Italiano e Galli Rossi. Il modo tutto particolare, a trattini, di Gio Ponti per disegnare le ombre è diventato un altro pattern..La lampada Sideris potrebbe sembrare il classico globo di vetro con foglia d’argento..Invece nasce dal guanto di lattice di cui Giò Ponti aveva realizzato lo stampo per le sue celebri mani di porcellana..Quella mano chiusa diventa il dito su cui poggia la sfera, un ricordo del mio passato da giocatore di basket..»