Beauty

Pamper yourself con i nuovi trattamenti spa

Il modo migliore per scoprire fino in fondo il potenziale di un brand per la propria pelle? Un facial alla spa. Tra le novità da provare, la lounge milanese di Guerlain, i soin Augustinus Bader da Bulgari, la spa Seed to Skin a Palazzo Portinari Salviati a Firenze

Facial Augustinus Bader alla spa Bulgari a Milano
Facial Augustinus Bader alla spa Bulgari a Milano

Dopo la boutique milanese monomarca aperta quest’estate in Montenapoleone Guerlain fa la felicità delle sue devote con una Private Lounge (solo su appuntamento) da cui uscire bellissime dopo un facial coup d’éclat con la linea Abeille Royale o rigenerante e antiaging con la linea Orchidée Imperiale, una masterclass di trucco, o una consultazione sulle fragranze, per trovare tra le nuove e le storiche il proprio inconfondibile profumo signature. Oltre che visibilmente performanti, i trattamenti viso Guerlain sono ipersensoriali: per texture, profumazione e manualità. Tra i tips delle masterclass di trucco, coerentemente con la visione effortless chic del direttore creativo Violette, l’applicazione limitata del fondotinta, sotto agli occhi, sopra le sopracciglia, attorno alla bocca, l’utilizzo della Terracotta picchiettata con il pennello solo nella parte mediana del volto invece che all-over, e l’uso finale del correttore applicato con il pennello per “pulire” il contorno occhi e il contorno labbra.   

Addicts di Augustinus Bader? O semplicemente curiosi di verificare se i suoi prodotti sono davvero così efficaci come suggerirebbe la hype del marchio di culto della cosmetica trasformativa? Basta prenotare l'Augustinus Bader Exclusive Bulgari Facial in una delle spa Bulgari  di Londra, Dubai, Parigi, Milano, Pechino o Shanghai. Da provare anche in coppia, nella nuova Spa Suite milanese completa di bagno turco e vasca idromassaggio gigante. Come sottolinea il Ceo e cofondatore del brand Charles Rosier, l’utilizzo in sequenza di tanti prodotti accelera la riparazione cutanea anche rispetto al (micro) trauma causato dal trattamento stesso. I prodotti applicati nelle spa sono gli stessi in vendita al pubblico: «Non facciamo prodotti iper concentrati ad uso professionale, come non ci sono diverse concentrazioni di TFC8 (l’hero complex trigger del meccanismo di autoriparazione cellulare) nelle diverse declinazioni della crema: a cambiare sono le textures, ma non segmentiamo lo skincare in prodotti average e premium, sono tutti premium. Credo che una buona similitudine per descrivere il nostro approccio all'innovazione della linea sia pensare alla tecnologia inerente al TFC8 come a un software che viene continuamente aggiornato»

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La Private Lounge milanese di Guerlain
La nuova cabina per coppie alla spa Bulgari di Milano
La piscina della spa di Palazzo Portinari Salviati

Certo un soggiorno a Borgo Santo Pietro rimane il modo migliore per immergersi nella filosofia Seed to Skin, il brand fondato dalla designer danese Jeanette Thottrup concepito come un’evoluzione naturale della fattoria organica che circonda quella che all’inizio doveva essere una proprietà privata nel cuore della Toscana trasformatasi nel tempo in un complesso 5 stelle tempio dello slow living. Ma si può testare la risposta della propria pelle ai prodotti del brand, inclusa la celebre maschera di pulizia Black Magic (nickname: "facial in a jar"), anche a Firenze, nella spa di Palazzo Portinari Salviati, nuovo hotel 5 stelle a pochi metri dal duomo, dai soffitti affrescati magistralmente restaurati, e dove non si può non visitare la cappella dipinta da Alessandro Allori nel XVI secolo. In quello che era il palazzo della Beatrice Portinari di Dante la spa non poteva che chiamarsi Vita Nova. A proposito di Seed to Skin Jeanette ci tiene a precisare che la sua non è una linea certificata organica:«Faccio analizzare da un laboratorio in Francia i pretesi prodotti organici di altri brand e sono pieni di elementi chimici. E non capisco perchè non posso usare il sale siciliano perchè non è certificato come quello israeliano. Quindi mi certifico da sola e cerco il più possibile di organizzare internamente la filiera, a partire dai semi la cui qualità è importantissima, perchè troppo spesso sono contaminati. L’ideale è utilizzare semi provenienti da paesi dove le piante crescono allo stato selvatico. Uso ingredienti healing come la rosa, la melissa, la menta e la calendula che cresciamo a Borgo Santo Pietro sotto la supervisione del responsabile dell’orto, Giustino, un eccezionale conoscitore delle proprietà delle piante. In house  facciamo la distillazione, e anche il riempimento (manuale) dei flaconi e barattoli in vetro» 

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